Sgominata dai carabinieri di Fiorenzuola una banda di malviventi rumeni dediti a rapine ai danni di donne e anziani. Banda che ieri mattina, giovedì 2 ottobre, intorno alle 10, ha agito per l'ultima volta. Una donna di 67 anni stava passeggiando lungo la via Emilia Parmense, nel capoluogo valdardese, quando è stata avvicinata da una Bmw nera con targa spagnola. Dal finestrino si è affacciato un uomo che le ha chiesto indicazioni stradali per raggiungere l'ospedale. Dopo che la donna ha fornito tutte le indicazioni del caso, dalla vettura sono scese due donne: la prima ha cominciato a insistere per donare alla 67enne una collana (poi risultata in finto oro) in segno di riconoscenza, l'altra invece l'ha direttamente abbracciata rivolgendole parole di gratitudine. Quest'ultima però, con un gesto fulmineo, ha improvvisamente strappato la collana che la signora portava al collo.
Pochi istanti prima però, stava transitando proprio in quel tratto di strada una pattuglia dei carabinieri che, notando le due donne di chiara origine nomade parlottare con la signora, avevano deciso di fermarsi per accertarsi che tutto fosse a posto. Morale, al momento della rapina i militari erano già lì e hanno fermato in flagranza di reato le due donne. Alla vista delle divise, la responsabile materiale del gesto ha provato a riconsegnare alla vittima la refurtiva, ma ormai era troppo tardi: per i tre rumeni di 30, 31 e 34 anni sono scattate le manette con l'accusa di rapina aggravata in concorso. Risultano tutti senza fissa dimora anche se i carabinieri sospettano che provengano dal campo nomadi di Milano.
La 67enne vittima dell'aggressione ha riportato serie lesioni al collo causate dal violento strappo della collana, senza considerare un lieve malore accusato al momento del colpo. Soccorsa dal 118 è stata accompagnata al pronto soccorso dove le sono stati refertati 7 giorni di prognosi.
Il capitano dei carabinieri di Fiorenzuola Emanuele Leuzzi ha rivolto parole di stima ai due militari autori dell'arresto: "Hanno avuto un'intuizione e un senso del dovere encomiabili. Hanno notato l'atteggiamento sospetto delle due nomadi e hanno deciso di accostare per controllare la situazione, sospettando che le due avessero intenzioni malsane. E infatti era così, al momento della rapina erano già lì pronti a intervenire".
Il sospetto degli investigatori è che la banda abbia agito già in almeno altre cinque occasioni: "Abbiamo deciso di diffondere le foto dei tre arrestati, se qualcuno dovesse riconoscere questi individui essendo stato una loro vittima ce lo comunichi". (VEDI FOTO IN ALLEGATO)