AGGIORNAMENTO MARTEDI' 30 SETTEMBRE – Si terranno giovedì prossimo 2 ottobre alle 15,30 nella chiesa di Vigolzone i funerali di Luca Di Pietra, il carabiniere deceduto ieri, lunedì 29 settembre, mentre inseguiva un'auto sospetta nei pressi della zona industriale di Castelsangiovanni. La Fiat Bravo di servizio da lui stesso condotta, è andata a sbattere contro con un tir parcheggiato lungo una stretta strada di fianco al magazzino Amazon. Le esequie saranno dunque celebrate da don Piero Lezoli, parroco di Vigolzone dove Luca, 39 anni, risiedeva con la moglie e i due figli di 6 e 10 anni. L’Appuntato si era arruolato nell’Arma nel 1998 ed ha prestato servizio presso la Stazione di Bettola, il Nucleo Operativo e Radiomobile di Bobbio e prima di giungere all’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Piacenza ha svolto il suo incarico alla Stazione Carabinieri di Rivergaro. Il graduato, stimato da tutti i suoi colleghi, era considerato militare di eccellente profilo professionale.
Intanto buone notizie per quanto riguarda Massimo Banci, il commilitone di 46 anni che viaggiava di fianco a Di Pietra, rimasto gravemente ferito nell'incidente e trasportato all'ospedale San Raffaele di Milano. Banci ha riportato un grave trauma cranico ed è stato sottoposto a una delicata operazione già ieri pomeriggio. I medici parlano di un lieve miglioramento anche se le sue condizioni restano gravi.
Carabiniere muore mentre insegue un'auto sospetta. Gravissimo il collega
Tragico inseguimento questa mattina, lunedì 29 settembre, intorno alle 12. Una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Piacenza stava effettuando un posto di blocco a Castelsangiovanni quando si è avvicinata un'Audi che, nonostante l'alt, ha superato il blocco e ha proseguito ad alta velocità. Subito i due carabinieri sono saliti a bordo della Fiat Bravo di servizio e hanno cominciato l'inseguimento. Un inseguimento ad altissima velocità con l'Audi che subito si è diretta verso l'autostrada. Le due vetture, a un certo punto, hanno imboccato una strada in mezzo ai campi che affiancando lo stabilimento di Amazon collega direttamente al casello di Castelsangiovanni. Lì si è consumata la tragedia: nell'affrontare una curva la Fiat Bravo dei Carabinieri ha forse perso aderenza ed è andata a sbattere contro un tir parcheggiato a bordo strada. Un tamponamento violentissimo in seguito al quale la gazzella è rimasta incastrata sotto il camion. Nel tremendo impatto è morto sul colpo il conducente, l'appuntato Luca Di Pietra, 39 anni e originario di Roma, approdato al Reparto Radiomobile di Piacenza da appena due settimane dopo aver prestato servizio per anni a Rivergaro: lascia la moglie e due figli di 10 e 6 anni con cui risiedeva a Vigolzone. Gravissimo il collega, l'appuntato Massimo Banci di 46 anni e residente a San Giorgio. Quest'ultimo è stato estratto dalle lamiere della vettura accartocciata dai vigili del fuoco e trasportato in eliambulanza all'ospedale San Raffaele di Milano dove è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico. L'Audi, risultata poi rubata, nel frattempo aveva già fatto perdere le proprie tracce.
Sul luogo della tragedia si sono subito raccolti numerosi colleghi del militare deceduto e le più alte cariche dell'Arma tra cui il comandante provinciale, il colonnello Filippo Fruttini, il Comandante Interregionale “Vittorio Veneto” Generale Antonio Ricciardi e il comandante regionale, il Generale di Brigata Antonio Paparella. Non solo, sul posto sono anche intervenute una rappresentanza del comando provinciale della Guardia di Finanza e una della questura di Piacenza con il questore Calogero Germanà, il capo di Gabinetto Stefano Vernelli e il capo della squadra mobile Salvatore Blasco. Sul posto anche il pm Emilio Pisante che coordinerà le indagini per risalire all'occupante, o agli occupanti, dell'Audi. Nessuna voglia di parlare da parte dei vertici dell'Arma, l'unico a concedere un commento è il questore Germanà: "Una vera tragedia, che acquisisce una drammaticità maggiore perché questi due militari hanno perso la vita in servizio, compiendo il loro dovere".
Il tir parcheggiato contro il quale ha finito la sua tragica corsa la pattuglia dei carabinieri era guidato da un autotrasportatore di origini moldave, che però in quel momento era spento e parcheggiato a bordo strada: "Stavo aspettando di effettuare una consegna ad Amazon e ho parcheggiato qui a bordo strada in attesa che venisse il mio turno. Avevo tirato le tendine della cabina per non fare entrare il sole e stavo guardando la tv ad alto volume. Improvvisamente ho sentito un forte tonfo e mi sono reso conto di essere stato tamponato. Una botta così forte che mi ha fatto cadere la tv".
QUESTO IL COMUNICATO STAMPA DIRAMATO DALL'ARMA DEI CARABINIERI
Intorno alle ore 12,30 di questa mattina è finito in modo tragico un inseguimento condotto da due carabinieri del Nucleo Radiomobile di Piacenza di un’auto ritenuta sospetta. L’autovettura di servizio, per causa ancora da accertare da parte degli agenti della Polizia Stradale, è andata ad impattare contro un autotreno parcheggiato sulla carreggiata nei pressi del Polo Logistico di Castel San Giovanni (PC). Nello scontro ha perso la vita l’Appuntato DI PIETRA Luca mentre l’Appuntato Scelto BANCI Massimo è gravemente ferito ed è stato trasportato presso l’Ospedale San Raffaele di Milano ove è tutt’ora sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo GALLITELLI è partito da Roma per incontrare i familiari del militare deceduto e quelli del militare ferito. In Piacenza sono giunti anche il Comandante Interregionale “Vittorio Veneto” Gen. C.A. Antonio RICCIARDI ed il Comandante della Legione “Emilia Romagna” Gen. Brig. Antonio PAPARELLA. L’Appuntato DI PIETRA Luca, 39 anni, originario di Roma, lascia la moglie e due figli, Giada 10 anni e Elia 6 anni, residenti a Vigolzone (PC). L’Appuntato si era arruolato nell’Arma nel 1998 ed ha prestato servizio presso la Stazione di Bettola, il Nucleo Operativo e Radiomobile di Bobbio (PC) e prima di giungere all’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Piacenza ha svolto il suo incarico alla Stazione Carabinieri di Rivergaro. Il graduato, stimato da tutti i suoi colleghi, era considerato militare di eccellente profilo professionale. La salma si trova attualmente presso la camera mortuaria del cimitero di Piacenza.