Confedilizia, viceministro Nencini: “Permesso di soggiorno a chi compra casa”

Tanti gli ospiti di lusso presenti oggi a Piacenza per il 24esimo convegno del coordinamento legali di Confedilizia. A partire dal Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e dal portavoce di Forza Italia Daniele Capezzone,sul piede di guerra per la tassazione sugli immobili, ultima in ordine di tempo la Tasi, passando per i viceministri all'economia e alle infrastrutture Enrico Morando e Riccardo Nencini, alle prese con il famigerato decreto Sblocca Italia. Un incontro divenuto l'occasione anche per fare il punto sulla tutela dei proprietari di immobili che hanno visto negli ultimi anni un drastico ridimensionamento del valore di mercato delle proprie abitazioni a fronte di una pressione fiscale mai calmierata dagli ultimi tre governi Monti, Letta e Renzi. Un fenomeno dalle conseguenze economiche nefaste in termini di contrazione degli investimenti e dei consumi in un paese come il nostro il cui più dell'80 per cento delle famiglie vive in case di proprietà. E ad ammettere elementi di criticità proprio nel decreto Sblocca Italia, dopo la sollevazione del consiglio nazionale degli architetti nei giorni scorsi riguardo la mancata attuazione del regolamento unico sull'edilizia e all'apertura del mercato per le opere pubbliche, e' lo stesso viceministro Nencini che spiega: "Nel passaggio tra il primo e secondo testo dello Sblocca Italia e prima del terzo, la mole di misure riferite al mercato immobiliare era imponente ma si è andata asciugando. Dobbiamo lavorare perché nella legge di stabilità una parte di quelle norme possa essere recuperata". Novità importanti in arrivo invece sul fronte del piano città: Il piano – prosegue il viceministro – avrà diritto di cittadinanza all'interno della legge di stabilità. L'idea e' di renderlo meno vacuo e più stringente. Ciò che e' stato storicamente parte della ricchezza italiana a partire dal Medioevo, ovvero la città, ora e' parte della povertà italiana. Oggi e' difficile pensare che l'Italia abbia partorito città contemporanee al passo con quelle europee. Lavoreremo dunque su due fronti: le periferie – terribili – di tante città italiane e non solo del sud e le autostrade virtuali. "Abbiamo difficoltà anche con il sistema bancario", ammette guardando dall'altro lato del tavolo dei relatori il suo omologo all'economia Morandi, e lancia una proposta che fa mormorare l'intera platea dei partecipanti: "L'ipotesi e' di trovare un piano che consenta di calmierare il mercato degli affitti con l'invenduto. Domando se sia possibile prevedere un legame tra il permesso di soggiorno degli extracomunitari e un loro investimento nel mercato immobiliare. Ovvero concedere il permesso di soggiorno a chi investe nelle abitazioni. Siamo troppo spesso affogati nel presentismo e spesso non abbiamo una visione di insieme. Se i migranti avessero stabilità residenziale come nel resto d'Europa, questa potrebbe essere un'ottima soluzione per la ripresa del mercato immobiliare".
 

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