L’ultimo spettacolo in programma al Teatro Comunale Filodrammatici, venerdì 17 ottobre alle ore 21, è “Lo splendore dei supplizi” di Fibre Parallele. In scena quattro esempi di supplizi esemplari, quattro figure tipo della società contemporanea. Perché come nelle piazze delle città d’Europa, in un tempo non troppo lontano, si mandavano a morte attraverso un percorso di sofferenze crescenti, migliaia di criminali, oggi siamo noi il pubblico del supplizio del nostro vicino di casa e il suo boia potrebbe vivere con lui sotto lo stesso tetto. Quattro storie che costituiscono il quadro unitario di un presente schizofrenico: c’è la coppietta in crisi, un giocatore compulsivo di videopoker, la convivenza forzata di una badante straniera con un vecchio un po’ razzista un po’ infame e ci sono due operai che rapiscono un vegano per sfogare l’insoddisfazione di una vita che non ha più senso.
Martedì 14 ottobre appuntamento con lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2013: “Mio figlio era come un padre per me” dei Fratelli Dalla Via, in scena al Teatro Comunale Filodrammatici alle ore 21. Raccontando la storia di una ricca famiglia del nord est italiano si traccia una sorta di cupa parabola sul conflitto generazionale. Due fratelli – che sono fratelli anche nella vita, Marta e Diego Dalla Via – architettano l’omicidio dei genitori. Ma “uccidere i propri padri” sembra un atto impossibile dal momento che questi hanno deciso di farla finita, lasciando in eredità assenza di futuro e consumo del passato. Una vicenda estrema, ma allo stesso esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un inevitabile processo autodistruttivo.
Venerdì 10 ottobre, sempre al Teatro Comunale Filodrammatici alle ore 21, sarà la volta di “I, Banquo”, tragicommedia di Tim Crouch dal “Macbeth” di Shakespeare in cui Fabrizio Arcuri dirige per la prima volta Enrico Campanati, uno spettacolo prodotto da Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e Accademia degli Artefatti.
Dal “Macbeth” di Shakespeare una tragicommedia di Tim Crouch, tra i più importanti drammaturghi contemporanei della nuova generazione londinese. Fabrizio Arcuri dirige per la prima volta Enrico Campanati in un appassionante one man show che muove il pubblico tra risate e lacrime.
Lo spettacolo è “I, Banquo”, prodotto da Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Accademia degli Artefatti in programma al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza venerdì 10 ottobre alle ore 21. Prosegue così la quarta edizione del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Tecnoborgo, Cariparma, Iren Emilia e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
“Prova solo ad immaginare”: così inizia il testo di Tim Crouch. Protagonista della vicenda è Banquo, generale dell’esercito scozzese di Re Duncan, che viene ucciso da tre sicari ingaggiati da Macbeth per eliminare un pericoloso avversario nella salita al trono. Il racconto di Crouch, caratterizzato da un linguaggio arguto e brillante, prende il via da questo momento, Banquo muore e torna come fantasma diventando il protagonista/testimone dell’intera vicenda.
Banquo, interpretato da Enrico Campanati, entra in scena vestito di bianco e inizia a raccontare dall’aldilà la sua versione dei fatti. Testimone impassibile degli intrighi e delle follie di palazzo non può far niente per impedire che il destino dei diversi personaggi si compia. Racconta gli omicidi, la violenza, la follia e le guerre che si susseguono aumentando l’efferatezza e l’orrore degli eventi, analizzando i comportamenti dei diversi personaggi senza mai giudicarli se non in maniera tollerante.
Il testo di Crouch, mai rappresentato in Italia prima d’ora, fa parte infatti della quadrilogia “I, Shakespeare” che dà voce ai personaggi secondari (o minori) dei suoi drammi più noti e a cui recentemente è stato aggiunto un quinto episodio. Oltre a Banquo, Crouch ha infatti dato voce a Calibano, Fior di Pisello, Cinno e Malvolio.
La traduzione di “I, Banquo” è di Pieraldo Girotto, le luci di Matteo Sales.
Martedì 7 ottobre 2014 al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza alle ore 21: JACKIE E LE ALTRE. Un altro pezzo dedicato a Elfriede Jelinek.
Jacqueline Kennedy rievoca la sua storia, il rapporto con John Kennedy, il tragico omicidio del Presidente seduto al suo fianco, le scappatelle del marito con Marilyn Monroe… tutto questo nel fiume di parole scritto da Elfriede Jelinek, l’autrice austriaca premio Nobel per la letteratura.
Lo spettacolo è “Jackie e le altre” di Andrea Adriatico, prodotto da Teatri di Vita, nel quale il monologo perde la sua organicità e si dipana tra quattro attrici: Anna Amadori, Olga Durano, Eva Robin’s, Selvaggia Tegon Giacoppo.
L’appuntamento è al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza martedì 7 ottobre alle ore 21 nell’ambito del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Tecnoborgo, Cariparma, Iren Emilia e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Il testo di Jelinek, profondo e a tratti cerebrale, nella forma di un lungo stream of consciousness analizza lucidamente il personaggio di Jacqueline Onassis. L’autrice riversa tutti i complessi, le tragedie familiari, la meschinità della donna di potere vista come contraltare all’altra grande celebrità americana dell’epoca, nonché leggendaria rivale in amore, Marilyn Monroe. Jacqueline esalta se stessa come icona, pura forma, involucro, dell’essere femminile. Dispiegando tutta l’eloquenza di un ego smisurato, Jackie parla della sua figura come farebbe qualsiasi donna attenta all’esternazione della propria immagine, costantemente dipendente dall'opinione altrui; ma proprio nello spazio intimo del monologo, in un continuo scambio tra “dentro” e “fuori”, la donna parte dalla descrizione del suo punto vita per arrivare a confessare episodi intimi della sua vita privata, senza pudori.
«I personaggi di Elfriede Jelinek (Premio Nobel 2004) non sono altro che corpi che danno parole. Le loro parole cercano identità, non personificazioni. Jelinek congela la storia e procura una visione “mitica” dell’esistenza. Come con Jackie Kennedy Onassis, eroina e metafora del femminile contemporaneo. O con Jörg Haider, il leader austriaco preda di un delirio populista alla nazione. Il nostro raccontare il mito parte da qui, da queste parole, da uno sguardo tagliente sul mondo, deluso, scanzonato, eppure acuto, che sa di vita. Parte dalle nostre Jackie. E dalle altre… in una moltiplicazione infinita: IO. LEI. L’ALTRA…». Così si legge nella presentazione dello spettacolo.
Con “Jackie e le altre” fa tappa a Piacenza il Festival Focus Jelinek, progetto speciale dedicato alla scrittura dell’autrice austriaca Elfriede Jelinek, tra le voci più acute e pungenti della scena contemporanea. Spettacoli, letture, incontri, proiezioni, convegno, pubblicazioni sull’opera della scrittrice austriaca nei teatri, festival, biblioteche, spazi culturali delle città della regione Emilia-Romagna. Un progetto, con la direzione artistica di Elena di Gioia, promosso da Liberty e Tra un atto e l’altro, che fa convergere visioni e azioni di più artisti sull’opera di Elfriede Jelinek.
Festival Focus Jelinek coinvolge le scritture del Premio Nobel per la letteratura 2004 dai testi teatrali ai romanzi, discorsi e interventi. Alla condivisione con gli artisti si affianca una inedita e originale collaborazione di festival, teatri, biblioteche, cinema e strutture culturali di Bologna, Casalecchio di Reno (BO), Castel Maggiore (BO), Cesena, Forlì, Faenza, Modena, Montescudo (RN), Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, San Lazzaro di Savena (BO) che accolgono le tappe del progetto. Il Festival è un festival per città: una “città allargata” – la regione Emilia-Romagna – riunita appositamente intorno al vortice della scrittura di Elfriede Jelinek e degli artisti coinvolti, grazie alle tante collaborazioni che l’hanno sostenuta e alimentata, per ospitare un viaggio della visione, della lettura e della scoperta.
Attesa a Piacenza per la quarta edizione del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, organizzato da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Tecnoborgo, Cariparma, Iren Emilia e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Un intenso programma, curato da Jacopo Maj, che si articolerà dal 1° al 19 ottobre al Teatro Comunale Filodrammatici e al Teatro Gioia.
L’apertura del Festival, mercoledì 1° ottobre in via Santa Franca a partire dalle ore 19, vedrà l’ormai consueta proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana: i volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, piatto tipico della Valtidone.
Al Teatro Comunale Filodrammatici alle ore 21 la programmazione 2014 de “L’altra scena” prenderà il via con una coppia artistica originalissima, che da più di vent’anni lavora al di fuori del teatro “ufficiale” e che è finalmente stata premiata nel 2013 con il Premio Speciale Ubu: Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Si tratta di “Pitecus”, uno spettacolo che analizza il rapporto tra l’uomo e le sue perversioni raccontando storie di tanti personaggi, un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato. Non esistono rappresentazioni positive, ognuno si accontenta, tutti si sentono vittime, lavorano per nascondersi, comprano sentimenti e dignità, non amano, creano piattume e disservizio.
Il secondo appuntamento del Festival vede protagonista Teatro Gioco Vita con il progetto “Nata dalle tenebre”, piccoli incontri con l’ombra (per partecipanti ignari e impreparati). Un evento a pubblico limitato in programma al Teatro Gioia giovedì 2 ottobre alle ore 22 e venerdì 3 ottobre alle ore 23 (in caso di esubero di adesioni potrà essere inserito un ulteriore incontro sabato 4 ottobre alle ore 22). Un inaspettato, sorprendente ed emozionante viaggio alla scoperta dell’ombra che non richiede abilità né competenze particolari ma solo la disponibilità a concedersi all’incontro con la propria ombra, per vivere un’esperienza intima, confidenziale e privata e, allo stesso tempo, pubblica, teatrale, di puro gioco con sé e con gli altri.
Venerdì 3 ottobre alle ore 21 al Teatro Comunale Filodrammatici sarà ospite il Teatro Sotterraneo con “Be legend!”. Un progetto seriale, una docufiction a puntate che ripensa l’identikit infantile di alcuni personaggi storici o dell’immaginario divenuti leggenda (Amleto, Giovanna d’Arco, Hitler). Ogni puntata un nome. Ogni città un bambino diverso che in ventiquattrore prova a incarnare una personalità eminente per come poteva essere a 10 anni: i gesti, l’ambiente, i giochi. Cerchiamo nel cucciolo le tracce del mito adulto o gliele mettiamo addosso, costruendo una sorta di profezia a ritroso.
Martedì 7 ottobre fa tappa a Piacenza il Festival Focus Jelinek, focus sulla scrittura di Elfriede Jelinek, tra le voci più acute e pungenti della scena contemporanea: da ottobre 2014 a marzo 2015, un intenso programma di spettacoli, letture, incontri, proiezioni, convegno, pubblicazioni sull’opera della scrittrice austriaca nei teatri, festival, biblioteche, spazi culturali delle città della regione Emilia-Romagna. Alle ore 21 al Teatro Comunale Filodrammatici andrà in scena “Jackie e le altre” – Un altro pezzo dedicato a Elfriede Jelinek di Andrea Adriatico, con Anna Amadori, Olga Durano, Eva Robin’s, Selvaggia Tegon Giacoppo, una produzione Teatri di Vita che ha debuttato al Festival Orizzonti di Chiusi il 6 agosto scorso. Il testo di Jelinek, profondo e a tratti cerebrale, analizza lucidamente il personaggio di Jacqueline Onassis. È Jackie stessa a rievocare la sua storia, il rapporto con John Kennedy, il tragico omicidio del Presidente seduto al suo fianco, le scappatelle del marito con Marilyn Monroe… tutto questo nel fiume di parole scritto dalla scrittrice austriaca premio Nobel per la letteratura. Nella resa scenica di Adriatico il monologo “si fa in quattro”, dipanandosi tra le quattro attrici.
Venerdì 10 ottobre, sempre al Teatro Comunale Filodrammatici alle ore 21, sarà la volta di “I, Banquo”, tragicommedia di Tim Crouch dal “Macbeth” di Shakespeare in cui Fabrizio Arcuri dirige per la prima volta Enrico Campanati, uno spettacolo prodotto da Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e Accademia degli Artefatti. Protagonista della vicenda è Banquo, generale dell’esercito scozzese di Re Duncan, che viene ucciso da tre sicari ingaggiati da Macbeth per eliminare un pericoloso avversario nella salita al trono. Banquo muore e torna come fantasma diventando il protagonista/testimone dell’intera vicenda: entra in scena vestito di bianco e inizia a raccontare dall’aldilà la sua versione dei fatti. Enrico Campanati veste i panni del protagonista in un appassionante one-man show che muove il pubblico tra risate e lacrime.
Martedì 14 ottobre appuntamento con lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2013: “Mio figlio era come un padre per me” dei Fratelli Dalla Via, in scena al Teatro Comunale Filodrammatici alle ore 21. Raccontando la storia di una ricca famiglia del nord est italiano si traccia una sorta di cupa parabola sul conflitto generazionale. Due fratelli – che sono fratelli anche nella vita, Marta e Diego Dalla Via – architettano l’omicidio dei genitori. Ma “uccidere i propri padri” sembra un atto impossibile dal momento che questi hanno deciso di farla finita, lasciando in eredità assenza di futuro e consumo del passato. Una vicenda estrema, ma allo stesso esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un inevitabile processo autodistruttivo.
L’ultimo spettacolo in programma al Teatro Comunale Filodrammatici, venerdì 17 ottobre alle ore 21, è “Lo splendore dei supplizi” di Fibre Parallele. In scena quattro esempi di supplizi esemplari, quattro figure tipo della società contemporanea. Perché come nelle piazze delle città d’Europa, in un tempo non troppo lontano, si mandavano a morte attraverso un percorso di sofferenze crescenti, migliaia di criminali, oggi siamo noi il pubblico del supplizio del nostro vicino di casa e il suo boia potrebbe vivere con lui sotto lo stesso tetto. Quattro storie che costituiscono il quadro unitario di un presente schizofrenico: c’è la coppietta in crisi, un giocatore compulsivo di videopoker, la convivenza forzata di una badante straniera con un vecchio un po’ razzista un po’ infame e ci sono due operai che rapiscono un vegano per sfogare l’insoddisfazione di una vita che non ha più senso.
La chiusura del Festival è affidata, domenica 19 ottobre alle ore 21 al Teatro Gioia, all’Orchestra Luigi Cremona con “Cinema amore mio”, le grandi musiche dei grandi film. Arrangiamenti originali ed un organico insolito danno vita ad un genere inedito, dal repertorio piacevole ed interessante, adatto ad un vasto pubblico. Sonorità, ritmi e colori timbrici diversi vi faranno sognare immaginando un unico film dove la musica contiene e veicola le vostre emozioni, dove i ricordi visivi si fondono con quelli melodici e i ritmi si combinano fra loro. In programma musiche di Morricone, Tiersen, Rustichelli, Bacalov, Mancini, Bernstein, Goblin, dirige Carlo Pisani. Al termine del concerto grande festa per tutto il pubblico.
L’edizione 2014 del Festival di Teatro Contemporaneo “L’altra scena” vede il proseguimento dei progetti educational di Teatro Gioco Vita. Il primo è “Studenti/Critici/Spettatori”, ideato da Simona Rossi con la collaborazione di Emma Chiara Perotti e curato da Chiara Merli, quest’anno alla sua terza edizione. Ogni classe potrà scegliere uno tra gli spettacoli in programma. Nei giorni precedenti la rappresentazione si terrà un incontro a scuola per presentare il lavoro e la poetica della Compagnia e dare alcune indicazioni per la lettura critica della messa in scena. Tutti gli studenti della classe con i loro insegnanti, quindi, assisteranno allo spettacolo e al termine incontreranno in teatro gli artisti. Una volta tornati a scuola potranno poi cimentarsi singolarmente o in gruppo nell’elaborazione di un testo critico sullo spettacolo a cui hanno assistito. Alle scuole superiori è proposto anche il progetto “Dietro il sipario – L’altra scena”: un incontro per una classe o per gruppi di più classi nel quale l’illustrazione dei contenuti artistici del cartellone del Festival diventa occasione per avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in modo consapevole dell’esperienza teatrale.
INFO
I biglietti per gli spettacoli costano 10 euro (intero) e 5 euro (ridotto); per lo spettacolo “Pitecus” di Antonio Rezza e Flavia Mastrella il costo è di 15 (intero) e 10 (ridotto studenti); per l’evento “Nata dalle tenebre” di Teatro Gioco Vita il biglietto costa euro 15 (pubblico limitato prenotazione obbligatoria), per il concerto “Cinema amore mio” dell’Orchestra Luigi Cremona il costo è di euro 10.
Si può acquistare anche un pass che dà diritto alla visione di tutti gli spettacoli in programma al Teatro Comunale Filodrammatici al costo di 55 euro (intero) e 30 euro (ridotto). I posti per tutti gli appuntamenti del Festival “L’altra scena” 2014 non sono numerati.
La prevendita inizierà martedì 23 settembre, alla biglietteria di Teatro Gioco Vita in via San Siro 9, dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 15-18 e sabato ore 10.13 (tel. 0523.315578, biglietteria@teatrogiocovita.it).
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20.