Un Mare di Sapori, la Regione sceglie Piacenza come vetrina dei suoi prodotti

Un Mare di Sapori sbarca in città e, nonostante il tempo incerto, sta animando da questa mattina il cuore della città con una serie di iniziative che coinvolgono tutti, dai bambini agli aduhlti. Si tratta di un’iniziativa regionale che esiste da otto anni e alla quale, sin dall’inizio, partecipa il Consorzio dei salumi dop piacentini presieduto dal professor Roberto Belli. «L’idea – spiega – è quella di valorizzare le eccellenze del territorio, le dop e le igp di cui l’Emilia-Romagna detiene il primato assoluto in tutta Europa». Una valorizzazione che in chiave Expo 2015 assume un rilievo ancora maggiore se si pensa che Piacenza è di fatto la porta della regione per chi proviene dalla Lombardia e in particolare da Milano che, per l’appunto, ospiterà l’esposizione mondiale che aprirà i battenti il prossimo maggio e nei sei mesi successivi attirerà nel Paese oltre 20 milioni di persone. Una vetrina senza precedenti, dunque, in vista della quale l’evento che inizia oggi, giovedì 18 settembre, e si concluderà domani sera, assume una rilevanza assoluta. «Anche la Regione ha capito l’importanza del territorio piacentino in chiave promozionale per tutto il territorio emiliano-romagnolo – prosegue Belli – e la nostra intenzione è quella di fare dell’edizione 2015 di Un Mare di Sapori uno degli eventi fuori-expo più importanti dell’intera area». 

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Ma già quest’anno il programma è particolarmente nutrito, con convegni di alto livello (oggi alle 17,30 in Sant’Ilario, ad esempio, si parlerà della via Emilia che compie 2200 anni e che nei secoli ha sviluppato un’economia basata su prodotti enogastronomici eccezionali), degustazioni delle eccellenze regionali e piacentine, dimostrazioni pratiche (si potrà assistere fisicamente alla produzione di una forma di Grana Padano) e poi musica con Daniele Ronda, cantautore simbolo di Piacenza. E ancora domani, laboratori per i bambini e teatro con l’attore Matteo Belli di Bologna che illustrerà le paste ripiene nei vari dialetti della regione.