La Settimana Europea della Mobilita' Sostenibile, dal 16 al 22 settembre, è l’appuntamento promosso dalla Commissione Europea per incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi all’auto privata (a piedi, in bici o mezzi pubblici). La FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta promuove, per l’undicesimo anno consecutivo, la Settimana Europea della Mobilità… in bicicletta.
Our Streets, our choice – Le nostre strade, la nostra scelta è lo slogan dell’edizione 2014 della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile e racchiude temi di grande attualità quali moderazione del traffico, uso consapevole degli spazi urbani, misure di pianificazione in favore dell’ambiente e progressi nel migliorare la qualità della vita. Gli eventi godono del patrocinio del ministero dell’Ambiente, Euromobility e Confindustria-Ancma.
L'iniziativa a Piacenza
Sabato 20 settembre verso le 11 a Piacenza al monumento di San Antonino, è prevista la presenza della Fiab piacentina per presentare la campagna "segnali di vita" con lo scopo di sensibilizzare, soprattutto bambini e anziani, sul corretto utilizzo della segnaletica stradale.
La FIAB e Il nuovo codice della strada
Le norme approvate sembrano utili, anche se pare ancora mancare un disegno organico delle stesse che invece è fortemente auspicabile: il Codice della Strada continua ad essere un testo ipertrofico, di complessa leggibilità, oggetto di ripetute modifiche parziali e poco attento alla promozione della mobilità sostenibile. In commissione trasporti, dove è in discussione il testo della legge delega per le modifiche del Codice della Strada, il presidente Meta ha approvato un emendamento che prevedeva l’eliminazione della norma per la legalizzazione del controsenso ciclabile nelle strade a velocità massima 30 km/h. Argomento sicuramente tecnico, ma importantissimo per la mobilità ciclistica.
“Anch’io inizialmente ero perplesso sul percorrere i sensi unici – dice Angelo Nani, presidente dell’associazione piacentina Amolabici – Ma col tempo si è capito che l’iniziativa in questione va in una direzione che ormai è quella di tutto il mondo esclusi davvero pochissimi paesi. La direzione è quella di privilegiare i pedoni e i mezzi che non inquinano nelle vie più centrali delle città favorendoli in tutti i modi possibili. Non ha senso che i ciclisti debbano fare giri lunghissimi per percorrere tratti a volte molto brevi. Rispettando la mano, ma non il senso, e tutte le regole di prudenza oltre alle norme del codice, devono potersi muovere liberamente nei centri storici. Sono gli automobilisti a dover alzare il livello di attenzione”. Nani è convinto che questa deroga sindacale introdotta da Reggi, a parte qualche eccezione, sia stata positiva rispetto al modo di circolare in città: “Ora chi guida mezzi a motore è più consapevole, rispetta le strisce. Tornare indietro sarebbe come legittimare l’insulto al ciclista che si muove in centro, cosa che peraltro avviene ancora troppo spesso”.
Sicurezza
(Piste ciclabili, uso del casco, uso del giubbino, zone trenta, assicurazione in itinere)
Il tema della sicurezza stradale ha un’importanza vitale nello sviluppo della mobilità ciclistica. La sensazione di insicurezza è infatti la prima causa dichiarata a giustificazione del mancato uso della bicicletta. Il problema della sicurezza stradale certamente interessa tutti gli utenti della strada, ma presenta peculiarità, dato che dal 2009 l’Italia è il primo paese europeo in cui l’incidentalità alla cosiddetta Utenza debole (pedoni, ciclisti e motociclisti) ha superato quella motorizzata a quattro ruote, oltre ad avere il record nell’incidentalità urbana. Sull’argomento esiste anche molta disinformazione. Ad esempio a pochi è noto che la prima misura per migliorare la sicurezza stradale è aumentare il numero dei ciclisti. FIAB è membro della Consulta Nazionale della Sicurezza stradale e fondatore dell’Osservatorio Utenza Debole.
La FIAB e la campagna contro i furti di biciclette
Per moltiplicare il numero dei ciclisti è indispensabile occuparsi seriamente anche dei ladri di biciclette: la paura di essere derubati, per chi si muove in bici, è seconda solo a quella di essere investiti.
Sul furto mancano dati e quelli che si possono faticosamente raccogliere dimostrano che è un fenomeno molto diffuso (di fatto un triste indicatore della mobilità ciclistica: dove ci sono biciclette ci sono ladri …) e che le denunce presentate alle forze dell’ordine si riferiscono, grosso modo, solo al 40% dei furti effettivamente perpetrati.
Per affrontare i ladri (e i ricettatori) non bastano singole iniziative: è indispensabile coinvolgere più attori, definire piani che rendano sinergiche le diverse azioni da intraprendere.
Smart City e la mobilità sostenibile
Da un recente studio di Pike Research dal titolo “Smart City Tracker”, emerge un dato interessante: oltre il 50% delle progettualità Smart City a livello globale sono dedicate al trasporto intelligente e alla mobilità sostenibile in ambito urbano.
Questa predominanza può in parte spiegarsi in quanto l'Urban mobility è un ambito estremamente vasto, che va dalla qualità dell'aria agli spazi dedicati al traffico veicolare, dai sistemi di info-mobilità alla gestione dei flussi di traffico, dalla logistica urbana agli interporti, dall’offerta di mezzi di trasporto alternativi agli hub di interscambio, passando per la rete di approvvigionamento e distribuzione dell'energia.
“La mobilità urbana sta diventando una questione cardine che lega insieme le tematiche del risparmio energetico, della sostenibilità, dell'innovazione e della tecnologia”, spiega il direttore della ricerca Eric Woods. “L'elaborazione di una strategia di mobilità sostenibile per le moderne città, economicamente efficiente, condivisibile e accettabile dai cittadini, è in cima alla lista delle priorità di molti smart city planners”.
Bike economy
La bici fa tendenza: è ecologica, economica e salutare. Nascono occasioni di business, alcune innovative altre più tradizionali, che sfruttano dati che impressionano: 2.229.000 bici prodotte nel 2011 nel nostro Paese, più di 22 milioni di connazionali che le usano
Un mercato quello del trasporto intelligente che, sempre secondo Pike Research, dal 2020 varrà oltre 20 miliardi di dollari l’anno. A spartirsi tale fetta di mercato saranno quelle aziende che avranno saputo coniugare innovazione, riduzione dei consumi energetici, soluzioni e servizi avanzati ai cittadini, oltre a proporre un modello di trasporto sia pubblico che privato più sostenibile, sotto ogni aspetto
"Segnali di vita"
La nuova campagna della Regione Emilia Romagna per la sicurezza stradale
Tra gli obiettivi c'è quello di affrontare la sicurezza degli utenti “deboli” – ciclisti, pedoni, in particolar modo anziani-, sensibilizzare tutti sull’osservanza delle regole e sull'importanza degli spazi condivisi in strada. Sull'’incidentalità è prevista la realizzazione di una mappa online dei "black spot" e dei "white spot" della strada, sempre aggiornata.
Per la sicurezza la Regione ha assegnato attraverso un bando più di 7 milioni di euro a Comuni e Province. Si tratta di 28 progetti che verranno realizzati con le risorse messe a disposizione attraverso il quarto e quinto programma del Piano nazionale per la sicurezza stradale.