“Le nostre scuole disastrose”. Il 10 ottobre sciopero studenti

"Le nostre scuole versano in condizioni disastrose". Sono Seta e la Provincia i bersagli dello sciopero studentesco proclamato dal Nap (Network antagonista piacentino) per il prossimo venerdì 10 ottobre. Qui di seguito la nota.

Radio Sound

"Venerdì 10 Ottobre noi studenti, precari e giovani disoccupati attraverseremo le vie del centro città con tutta la nostra rabbia e la nostra voglia di lottare contro un sistema economico, sociale e politico che sta stritolando noi e le nostre famiglie. L’ Italia non riparte e non ci stupiamo, visto come viene trattato il mondo della formazione, base del futuro.

Uno dei nostri obbiettivi è la SETA, che specula su noi studenti facendoci pagare cifre astronomiche per un servizio scadente fatto di poche e scomode corse. Morale della favola? 300 euro di abbonamento per poi essere schiacciati come sardine su di un pullman, sempre che questo pullman ci sia.

Questo corteo oltre a SETA vuole poter esprimere la nostra rabbia verso la Provincia di Piacenza, responsabile delle condizioni scandalose delle nostre scuole (muri che crollano, finestre che cadono. ecc…) preoccupata a controllarci ed irregimentarci con i vergognosi badge più che a far si che non ci crolli la scuola addosso.

Infine questa data di sciopero, che coincide con lo sciopero nazionale dei sindacati di base del settore, vuole mostrare a Renzi e Giannini che la loro riforma della scuola a colpi di privatizzazione, tagli ai servizi e agli insegnanti la respingiamo al mittente. Che senso ha assumere tanti precari (fatto di per sé positivo) se poi non si valorizza l’anzianità di servizio? Il lavoro deve essere degno e particolare riguardo deve essere dato a chi fatica da una vita, o a risentirne sarà la qualità dell’insegnamento, la vita di noi studenti e il futuro della nostra generazione. Che senso ha ricorrere a sponsor privati per le scuole? E’ inevitabile che questo condizionerà l’insegnamento nei suoi contenuti. Ci vogliono consumatori o persone consapevoli?

Il 10 Ottobre sarà una giornata di lotta e rabbia giovanile verso politici, banche, padroni e padroncini; con la loro arroganza vorrebbero toglierci tutto, invece noi vogliamo togliere loro la terra da sotto i piedi.

Il 10 Ottobre noi di certo non saremo buoni e tranquilli seduti ai banchi che occupiamo quotidianamente ma saremo davanti al Respighi, dalle ore 9, pronti ad una giornata di rabbia e conflitto".