Con l'inizio della scuola è arrivato puntualmente anche l' impegno, gravoso dal punto di vista economico, per i genitori impegnati nell'acquisto dei libri di testo.
Mediamente la spesa si aggira dai 150 fino ai 450 euro ai quali vanno però sommate le cifre per i dizionari.
Il liceo classico, secondo Romano Gobbi, titolare della libreria internazionale Romagnosi, da noi intervistato, è l'indirizzo di studio più costoso che può arrivare a sfiorare i 500 euro di spesa solo per i testi.
Nonostante il MIUR, abbia fissato un tetto massimo di spesa, proprio per evitare il rincaro esponenziale dei libri, ci sono istituti che sforano tale limite, fermo dal 2012. Su tale limite deve vigilare il dirigente scolastico affinchè sia correttamente applicata la normativa disposta del Ministero per evitare che l' acquisto dei testi scolastici si trasformi in un vero e proprio salasso, in una spesa insostenibile per i nuclei familiari che, tra l' altro, oltre ai libri, devono acquistare anche il resto del corredo scolastico che mediamente si aggira sui 150 euro tra zaino, diario, astuccio, quaderni e altro materiale di cancelleria, .
Tuttavia, come dicevamo, ci sono scuole che sforano detto limite, come segnalato alle associazioni dei consumatori, e allora non rimane che orientarsi sull' acquisto di testi usati.
Come dice ai nostri microfoni Romano Gobbi, "da qualche anno a questa parte l' acquisto di libri usati ha superato quello dei nuovi", traducendosi per i genitori in un vantaggio economico da non sottovalutare.
Un ulteriore metodo per risparmiare sembra essere l'acquisto dei libri di testo via internet o presso i punti vendita della grande distribuzione organizzata mentre stenta ancora a decollare l’acquisto di testi in formato digitale, eppure, secondo la normativa vigente (Decreto Ministeriale 781/2013) l’uso di tutti i testi in formato misto, quindi sia cartacei che digitali, assicurerebbe un abbassamento del tetto di spesa del 10%.
Se la classe adottasse invece tutti i testi esclusivamente in formato digitale il risparmio salirebbe ulteriormente, garantendo un 30% di riduzione sul tetto di spesa.