Il Consorzio di Bonifica di Piacenza interviene sulle polemiche sollevate dalle associazioni ambientaliste che si sono pronunciate contro l’abbattimento di un filare di alberi nei pressi di Gossolengo, in prossimità del Rio Comune dove il Consorzio sta effettuando lavori per il contenimento e il risparmio delle acque: “Relativamente agli interventi sull’alberatura, la pericolosità del filare parallelo alla strada provinciale, è stata riconosciuta anche dalle stesse associazioni. Questo è un momento di grande crisi economica e di dissesti idrogeologici che non lascia spazio a strumentalizzazioni troppo spesso costruite per conservare la propria visibilità minoritaria”.
IL COMUNICATO DEL CONSORZIO DI BONIFICA
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha illustrato ampiamente le finalità dell’intervento sul Rio Comune nell’articolo pubblicato da questo quotidiano lo scorso 30 agosto. Le associazioni sono contrarie all’esecuzione dei lavori ed affermano l’inutilità per l’agricoltura piacentina dei 10 milioni di euro investiti dallo Stato sul nostro territorio. A dimostrazione del contrario basta ricordare che la pubblica utilità, l’indifferibilità e l’urgenza delle opere in progetto sono state decretate dal Ministero per le Politiche Agricole, e il finanziamento è stato concesso nell’ambito del Piano Irriguo Nazionale. Le opere in progetto sono tutte finalizzate al risparmio della risorsa idrica del Trebbia, a vantaggio di un territorio irrigato di circa 11 mila ettari, che contribuisce alle produzioni agro-alimentari di eccellenza, tema centrale di Milano Expo 2015.
Relativamente agli interventi sull’alberatura, la pericolosità del filare parallelo alla strada provinciale, è stata riconosciuta anche dalle stesse associazioni. Quanto all’auspicata obbligatoria applicazione delle “linee guida regionali per la riqualificazione ambientale dei Canali di Bonifica”, è opportuno ricordare ai cittadini, compreso il signor Zurla di Rossia, che comporterebbe l’ampliamento ai danni delle proprietà private delle larghezze dei canali, restituendo spazi naturali al corso d’acqua. Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza, Ente impegnato per la salvaguardia del territorio, l’irrigazione e la prevenzione del rischio idraulico, conclude affermando che “questo è un momento di grande crisi economica e di dissesti idrogeologici che non lascia spazio a strumentalizzazioni troppo spesso costruite per conservare la propria visibilità minoritaria”.