Il jazz riempie piazza Cavalli: piacentini stregati dal duo Cigalini-Pozza

Numeri da concerto rock, ieri sera in piazza Cavalli. Ma l’atmosfera era quella unica, magica, emozionante che solo in jazz d’autore è in grado di regalare. Tantissime persone, più di quante ci si potessero aspettare, hanno affollato il luogo simbolo della città per assistere a un concerto in effetti particolare per un evento di piazza: c’erano solo il sax soprano di Mattia Cigalini e il pianoforte di Andrea Pozza a intrecciarsi in una serie di sonorità sofisticate, in grado di toccare le corde più profonde dei tanti spettatori, letteralmente incollati alle sede o fermi in piedi, totalmente presi, concentrati, attenti.

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“Quello che mi ha stupito di più è stato poter suonare a tratti anche davvero pianissimo” ha detto Andrea Pozza, a concerto appena terminato. “E’ stato molto bello, sentivamo che il pubblico era attento. Davvero emozionante”. Ed era emozione pura quella che traspariva dalla sguardo di Mattia Cigalini, musicista tra i più acclamati della scena jazz internazionale e che nonostante sia un classe 1989 ha già al suo attivo concerti in tutto il mondo, da New York a Tokyo. “Non c’è paragone con niente – ha detto scendendo dal palco all’ombra del Gotico con ancora il sax al collo – Suonare in questa piazza per me è una sensazione unica, impareggiabile. io qui giocavo da ragazzino con gli amici quando uscivo dalle medie, al Nicolini. Mi ha formato e mi ha plasmato, questa terra; e non smetterò mai di esserle grato e di emozionarmi ogni volta che torno qui”.

Un’emozione che ha regalato emozioni, quella di Mattia accompagnato dal talento di Andrea Pozza, per molti piacentini una rivelazione che ha impressionato. Da Duke Hellington a Cole Porter passando per brani dello stesso Cigalini, i due jazzisti hanno interpretato alla loro maniera, spesso improvvisando, un repertorio stiloso e moderno, fatto di dinamiche marcatissime, con assoli esaltanti e momenti dove le note si sentivano appena. Il tutto a creare un’atmosfera da bocche aperte e occhi sognanti.

“Questo è forse il concerto più incredibilmente emozionante che si sia mai visto a Piacenza da molti anni a questa parte” è stata la sentenza di un esperto di musica come Marco “Ray” Mazzoli, economista ma soprattutto (quantomeno in questa sede) stimato pianista e cantante blues e grande appassionato di jazz. Soddisfatti i rappresentanti del Comune , gli assessori Katia Tarasconi e Francesco Timpano, presenti ieri tra il pubblico di una serata che resterà negli annali della storia musicale piacentina.

Storia sempre più ricca proprio grazie all’estro e all’intraprendenza di  personaggi del calibro di Cigalini che dopo un periodo di concerti in giro per l’Italia e l’Europa a promuovere, tra l’altro, il suo ultimo disco Beyond, intende fermarsi un po’: l’idea è quella di comporre per un progetto a cui Mattia tiene molto anche se non si è sbilanciato più di tanto; ha solo detto che sarà un riavvicinamento a una delle sue grandi passioni e cioè la musica classica e in particolare la musica da camera.