Non sarà una doccia di ghiaccio, bensì di coriandoli. Alla fine il sindaco Paolo Dosi ha accolto la bonaria provocazione del giornalista piacentino Giorgio Lambri organizzando “la variante piacentina” dell’Ice Bucket Challenge. Più che le mode contano le finalità – quelle di sensibilizzare la gente e raccogliere fondi per la ricerca sulla sclerosi laterale amiotofrica, detta comunemente Sla. Per questo nell’iniziativa collettiva sono state coinvolte anche la sezione piacentina dell’Aisl e l’equipe medica dell’Ausl che da anni si occupa di curare le persone affette da questa terribile malattia che a Piacenza sono 33 (15 maschi e 18 femmine). L’appuntamento è fissato mercoledì 10 settembre con ritrovo alle 18,15 in piazza Cavalli (in caso di maltempo sotto i portici). L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza: ognuno si dovrà portare da casa un secchio o un recipiente qualsiasi mentre ai coriandoli provvederà il Comune. “L’importante – ha specificato il sindaco – è che non si lascia a casa il portafogli visto che la finalità vera è la raccolta fondi per la ricerca”. Il punto di raccolta sarà al Cubo della piazza.
“La moda dell’Ice Bucket in sé sta scemando – ha proseguito Dosi – mentre la malattia e la cultura rimangono inesorabilmente. Pertanto è opportuno spostare il baricentro dell'attenzione su altri punti. Mercoledì prossimo la doccia non verrà fatta con l'acqua ghiacciata ma con coriandoli. Invitiamo tutti coloro che possono a partecipare e a unirsi a questo gioco collettivo cui si aggiungerà anche un momento di informazione. Ho accolto l’invito di Lambri perché vorremmo che anche Piacenza desse il proprio contributo”.
Presente alla conferenza stampa anche il direttore sanitario Ausl, Guido Pedrazzini. "Un'iniziativa che tende a sensibilizzare e a recuperare fondi che saranno gestiti da un coordinamento molto serio. Aisla si muove nel contesto del sostegno alla ricerca. Da anni stiamo lavorando dal punto di vista assistenziale nel cercare di onorare al meglio gli impegni regionali e nazionali cercando di fornire quella assistenza integrata necessaria per far fronte a una malattia inguaribile, ma che ha bisogno una particolare attenzione. Anche l'Ausl è impegnata quotidianamente in forme di sensibilizzazione”. Ha proseguito il dottor Terlizzi, referente per l’Ausl "Affrontare questa malattia richiede molti sforzi. Abbiamo sperimentato che la sopravvivenza si allunga da 19 a 30 mesi con un approccio polispecialistico. È una malattia che provoca difficoltà varie che pregiudicano la funzionalità del corpo, sopravvivono però la lucidità mentale e la consapevolezza della malattia. Per questo servono le esperienze di più specialisti. Questa iniziativa è importante, ma deve essere un punto di partenza. È importante stare vicino a queste persone, non soltanto quando ci sono queste iniziative. Anche fare due chiacchiere con loro è una cosa che fa bene più di qualsiasi terapia. Queste persone non vanno lasciate da sole”.
La doccia di coriandoli avrà anche l’appoggio della sezione piacentina dell’Aisla nata nel 2008 e composta da persone toccate strettamente dalla malattia. "Questa iniziativa di cui siamo beneficiari contribuisce alla ricerca – hanno spiegato la presidente Daniela Zanardi e la collega Irene Girometta – tutto è nato come una sfida per cercare di raggiungere i due milioni anche se, in realtà, la sfida è cercare di vincere la malattia.
Siamo volontari, per questo lanciamo l'appello a chi si sente di dare una mano. L'aspetto umano, al di là dei fondi, è un aspetto fondamentale. Ringraziamo tutti coloro che fanno parlare della malattia”.
Per contribuire alla raccolta fondi con bonifico a Banca di Piacenza (iban: IT41L0515612600CC0000035184) oppure con un sms al 45502.