Dura controreplica del sindaco Paolo Dosi nell'ambito della querelle sulla prostituzione. Dopo l'attacco del consigliere di Fratelli d'Italia Tommaso Foti, che si è spinto a parlare di favoreggiamento della prostituzione con riferimento all'atteggiamento del Comune che si "accontenterebbe" delle misure messe in atto per contrastare il fenomeno, il primo cittadino risponde seccamente: "Se pensa che abbiamo commesso un reato, vada dai magistrati" dice Dosi. Di seguito il comunicato integrale.
L'on. Foti fa finta di non capire, esibendo una documentazione fotografica banale e superflua perché ampiamente conosciuta e documentata sia dalla Polizia Municipale che dai Servizi Sociali del Comune. Nessuno nega l'esistenza e la dimensione del problema della prostituzione di strada nella nostra città. Il senso del mio intervento di ieri era rivolto a rimarcare come le azioni di contrasto messe in campo dall'Amministrazione siano, in questo momento e alle condizioni date, lo sforzo maggiore possibile. E, lo ripeto, i numeri lo dimostrano. Da un consigliere comunale di lungo corso, ex onorevole ed ex vicesindaco, mi sarei aspetto non della cartoline o fotografie, ma indicazioni più puntuali su quello che potrebbe essere fatto concretamente. Mi porti degli esempi virtuosi. Mi dica se la prostituzione nella nostra città è, come lui asserisce, dovuta all'incapacità di questa Amministrazione o non forse conseguenza di una situazione molto complessa che ha origini lontane (il mestiere più vecchio del mondo) e aggravata dalla somma di difficoltà con cui conviviamo negli ultimi anni. L'on. Foti non ha risposto alla mia sollecitazione: mi dica se esiste in Italia una città di medie dimensioni come la nostra dove la prostituzione è assente o neutralizzata, ed eventualmente quali strategie sono state utilizzate per raggiungere quel risultato. L'esempio di Modena è puramente teorico, non supportato da alcun numero o statistica di riferimento.
Infine trovo gravissimo che l'on. Foti abbia accusato l'Amministrazione di favoreggiamento, che, fino a prova contraria, è un reato e come tale, dovrebbe essere perseguito per legge. Se l'on. Foti ritiene davvero che reato ci sia stato, si rivolga alla magistratura. E dopo ne riparleremo.