Un duro j'accuse nei confronti del Comune, e delle altre istituzioni preposte al contrasto della prostituzione di strada, è contenuto in un'interrogazione presentata al sindaco Dosi dal consigliere comunale Tommaso Foti (Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale) che evidenzia come il fenomeno "oltre a creare il maggior allarme sociale, si presta a forme di sfruttamento da parte della criminalità organizzata".
"Le condizioni di miseria sociale e morale in cui in prevalenza si consuma la prostituzione di strada – afferma il consigliere – impongono alle Istituzioni di intervenire attraverso misure che tutelino la dignità ed i valori della persona umana, prevenendo le cause di un diffuso allarme per l'ordine pubblico e la sicurezza."
Foti ricorda che "proprio detta valutazione ha suggerito di colpire con idonea sanzione – come anche previsto dal Comune di Piacenza, giusta l'ordinanza sindacale in vigore – chi si avvale della prostituzione o contratta le prestazioni delle persone che si prostituiscono, così alimentando un immondo mercato a tutto vantaggio delle organizzazioni criminali che sullo stesso prosperano."
Ciò nonostante, per il consigliere di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale " il fenomeno della prostituzione di strada continua a diffondersi sul nostro territorio, come conferma la significativa presenza di persone dedite a detta attività non più solo nelle ore notturne, ma anche nelle ore diurne. A tacere del fatto che, ormai da diverso tempo, la prostituzione di strada non si sviluppa più solo nelle aree della periferia urbana, ma lambisce anche numerose vie del centro storico della città."
Foti denuncia come "il fenomeno della prostituzione di strada non risulta efficacemente contrastato sul territorio comunale, con conseguente grave disagio per i tanti piacentini che si vedono sistematicamente costretti a subire esibizioni poco edificanti di persone che non solo commercializzano il proprio corpo ma ne esibiscono significative parti in assenza di copertura alcuna", aggiungendo "che sempre di più la prostituzione di strada vede protagoniste persone di minore età, per lo più straniere, con buona pace degli obblighi assunti dall'Italia con la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007".
"Città vicine alla nostra colpite dallo stesso fenomeno – osserva il consigliere di F'dI-AN -hanno tuttavia mostrato una capacità di reazione, per il tramite degli organi istituzionali preposti, ben diversa dalla nostra. Ad esempio Modena, dove sono stati conseguiti significativi risultati nel contrasto della prostituzione di strada nella cosiddetta zona del Tempio".
Dopo avere sottolineato come "in più occasioni l'interrogante ha richiesto che organi di Polizia e quelli del Comune operassero a tenaglia per fare saltare la rete di prostituzione attiva sul territorio piacentino, ma i risultati dell'auspicata e coordinata azione di contrasto appaiono del tutto deludenti" Foti chiede al Sindaco Dosi "quali urgenti provvedimenti intenda assumere, anche valutando la possibilità di stipulare apposite convenzioni con le sezioni locali degli ex appartenenti alle Forze di Polizia, ai quali demandare funzioni di sorveglianza del territorio, in collegamento con la Polizia Municipale."