Il numero è lievitato in maniera impressionante fino a 200. Tanti sono gli indagati nell’abito della maxi inchiesta sulla truffa alle assicurazioni. Il sistema di raggiro, venuto a galla nella scorsa primavera, consisteva nel far sborsare soldi alle assicurazioni per finti incidenti stradali “organizzati ad arte”. Le ultime novità riguardano anche le denunce presentate da alcuni medici che non avrebbero riconosciuto i certificati presentati alle assicurazioni per il risarcimento di ferite varie. L’inchiesta è coordinata dal piemme Emilio Pisante ed è eseguita dai carabinieri di Bobbio.