Da domani saranno ricollocati in cinque nuove strutture alcuni degli oltre 150 profughi attualmente ospitati nel territorio di Piacenza. E’ il risultato di una gara d’appalto indetta dalla Prefettura su indicazione del Ministero dell’Interno. I soggetti pronti ad ospitare i rifugiati sono la cooperativa Ippogrifo di Pontedellolio che sistemerà 15 stranieri in una casa in affitto, l’Hotel Astor nei pressi di Cortemaggiore gestito dall’azienda Rest che ospiterà 75 profughi, l’associazione Protezione della Giovane di Piacenza che metterà a disposizione 8 posti letto, la Caritas di Piacenza per un totale di 10 unità, l’hotel Tre Corone a Calendasco a disposizione di 19 profughi. Altri stranieri resteranno nelle loro dimore attuali come l’Hotel Vip di via Cipelli, un agriturismo di Coli e gli ambienti parrocchiali di Fiorenzuola.
Molto critici i sindaci per una decisione calata dall’alto senza badare ai problemi delle singole amministrazioni. Come spiega il primo cittadino di Calendasco Francesco Zangrandi. “Io non sono contrario all’accoglienza dei profughi anzi – spiega Zangrandi – però andrebbero distribuiti in maniera equa e omogenea su tutto il territorio provinciale. Invece ci sono sindaci che non li vogliono ospitare o Comuni che non hanno strutture private che si propongono. E così quei pochi Comuni che restano vengono interessati con numeri importanti”.
“Il fatto è che sulla carta l’amministrazione non viene coinvolta perché si tratta di un accordo tra Prefettura e soggetti privati: questo però finché tutto fila liscio e non emergono problemi, altrimenti sindaco e giunta vengono coinvolti eccome. Però noi a quel punto non possiamo più farci niente e in questo modo va a finire che le amministrazioni si ritrovano a dover risolvere criticità senza che nessuno ci abbia mai chiesto se abbiamo i mezzi per affrontarle”.