Quando si parla di immagini e musica, si parla di Concorto. Il connubio tra due grandi arti come cinema e musica, per il Festival di cortometraggi di Pontenure, ormai è una tradizione irrinunciabile. Quest’anno l’incontro si è sublimato nel concerto di Umberto Petrin che, smessi per un paio d’ore i panni del giurato, ha rimesso quelli del musicista e ha regalato al Parco Raggio, in prima nazionale, l’incanto delle sequenze di Buster Keaton accompagnate dalle note del suo pianoforte.
«Ho sempre amato Buster Keaton – ha commentato Petrin presentato da Simone Bardoni – e questo lavoro mi ha permesso di realizzare il mio sogno».
Quella di “In Concert” non è stata la sola anteprima nazionale della serata. Come annunciato nei giorni scorsi un caro amico di Concorto è tornato a fare visita al Festival. Daniele Ciprì ha lasciato Venezia per Pontenure «e per la pasta di
Basilio».
Quella che doveva essere la toccata e fuga di una sera, si è trasformata in una minivacanza. Presentando in anteprima il trailer del suo ultimo lavoro – La Buca con Rocco Papaleo, Sergio Catellitto e Valeria Bruni Tedeschi che uscirà nelle sale il 25 settembre – Il regista palermitano ha annunciato che sarà ospite del Festival anche per la serata finale. «E per l’occasione abbiamo preparato un breve filmato sul bakstage del film».
Prima di dare appuntamento a tutti alla finale, Ciprì, incalzato da Francesco Barbieri, ha “svelato” il suo segreto cinematografico: «Che volete sono ancora un appassionato. La passione non deve mai mancare. Ricordiamocelo».
La serata, presentata da Virginia Carolfi e Paolo Marino, ha visto la proiezione degli ultimi sei film in gara. Bahar im wunderland di Behrooz Karamizade, lo sperimentale Schnick, schnack, schnuck del tedesco Philipp Dettmer e il film di Giovanni aloi “A passo d’uomo”.
«Il corto nasce da un fatto di cronaca che aveva colpito molto me e Giovanni – ha raccontato Nicolò Galbiati, sceneggiatore del film, intervistato da Simone Bardoni – Inizialmente l’idea non era quella di ambientarlo a Genova, pur essendo la mia città natale. La scelta della location è nata quasi per caso, passeggiando per posti inconsueti mentre si parlava della sceneggiatura».
A darsi battaglia per l’Asino d’Oro anche Zima di Cristina Picchi, una produzione russa e italiana; The Chicken di Una Gunjak e il mockumentary Sale di cui erano presenti i registi Flavio Perazzini e Elena Mattioli.
«Lo spunto ci è stato dato dalla situazione di estremo disagio che viva la montagna e dagli espedienti che quotidianamente gli amministratori di piccole realtà come quella di Canosio. Per 96 ore siamo rimasti in questo comune sulla carta abitato da 80 persone di cui in realtà ne restano solo una ventina. Ne è nato questo finto documentario un po’ surreale, ma con un fondo di verità: la spiaggia, per esempio».
Questa sera la giuria annuncerà il vincitore della tredicesima edizione di Concorto. Durante la serata verrà proiettato un videoclip realizzato dai ragazzi del Workshop Audiovisiva tenuto da Stefano Cattini che compongono la giuria giovane. Anche il pubblico avrà modo di dire la sua. Nel corso di queste sere ai partecipanti è stata consegnata una scheda di preferenze. Tra i votanti verrà estratto un fortunato che si porterà un delizioso premio.
Inoltre verrà presentato il lavoro svolto in questi giorni dagli studenti del workshop di Massimo Bersani Ritratti analogici di artista.
Un grazie agli sponsor Regione Emila Romagna, Provincia e Comune di Piacenza, Comune di Pontenure Fondazione di Piacenza e Vigevano, Iren, Valcolatte, Cammi e Beretta, Agriturismo la Rondanina, PharmExtracta, Coop Eridania, Emilia Informatica, Copra Elior e Musetti.
Grazie anche a Santafabbrica e agli Sbandati.
Il programma delle proiezioni
ore 21 – SCHERMO PRINCIPALE
– FOCUS BELGIO: DEATH OF A SHADOW, di Tom Van Avermaet, Fiction, 20'
– REALITY 2.0, di Victor Orozco, Germany, Animazione, 11'
– PREMIAZIONI