~~Paura per la diffusione del virus West Nile negli esseri umani. Il Comune di Piacenza risponde all'appello della Regione Emilia Romagna e dirama un'ordinanza per limitare il rischio di contagio negli esseri umani con un'opera di disinfestazione delle zanzare comuni adulte (le zanzare Culex) che avverrà per tutto il mese di settembre e ottobre nelle aree verdi interessate da iniziative pubbliche. A presentare il programma d'intervento questa mattina in conferenza stampa l'assessore Luigi Rabuffi: “La presenza del virus è stata riscontrata in zanzare di Piacenza, Parma e Ferrara e ache se non sono ancora noti casi di presenza del virus in esseri umani è necessario partire con un'opera di prevenzione per evitare il dilagare del fenomeno che – inutile negarlo – esiste, ma può essere tenuto sotto controllo”.
A spiegare in modo più dettagliato i rischi connessi alla malattia, è intervenuta la dottoressa Maria Grazia Brescia, dell'unità operativa malattie infettive: Originario dell'Uganda, il virus è giunto in Europa attraverso il flusso migratorio degli uccelli. La nostra zanzara, la Culex, è vettore tra uccelli e altri mammiferi, come l'uomo, anche se non c'è possibilità di contagio diretto tra uomo e uomo.
Genralmente la malattia decorre in modo benigno pur con sintomi fastidiosi come cefalee e dolori articolari, ma ha una risoluzione in genere in cica dieci giorni. Nell'1% dei casi però può causare complicanze serie anche dal punto di vista neurologico, come la meningite”. Finora nessun caso in Emilia Romagna, ma ovviamente le categorie più deboli, anziani, bambini e donne in gravidanza, sono le più a rischio. Il modo migliore per prevenire il rischio dunque – continua la dottoressa “è banalmente quello di non farsi pungere. Quindi: evitare di soggiornare all'aperto senza protezione; rimanere in un ambiente con aria condizionata; usare le zanzariere e i repellenti cutanei (ma non nei neonati). Il comune farà opera di disinfestazione sugli adulti, ma è necessario che ognuno collabori ad esempio evitando di tenere il sottovaso con l'acqua e utilizzare prodotti antilarvali”.
A studiare la proliferazione del virus nell'insetto, il veterinario Alessandro Chiatante secondo cui "e' stato possibile riscontrare la presenza del virus nelle zanzare costruendo apposite trappole per favorirne l'osservazione. Il rischio di contagio di mammiferi, come equini e esseri umani non è elevatissimo, anche vista l'assenza della malattia nei volatili finora osservati, ma si preferisce in questo caso diminuire la presenza delle zanzare adulte per prevenire una situazione potenzialmente pericolosa”.