Sono 38mila e 537 euro i fondi, derivanti da contributi regionali residui, che la Provincia di Piacenza ha stanziato per interventi di manutenzione straordinaria a favore di tre asili nido della nostra provincia.
Le strutture che beneficeranno dei contributi sono l'asilo nido “I ciottoli della Trebbia…bambini d'acqua dolce” di Travo, il “Micronido” di Morfasso e l'asilo nido “Magica bula” di Gariga di Podenzano.
“Come già fatto negli anni precedenti – sottolinea il presidente della Provincia Massimo Trespidi – riutilizziamo fondi regionali, derivanti da economie sui lavori effettuati dai comuni, per ridistribuirli reinvestendoli a favore di quei comuni del territorio che ne hanno fatto richiesta: nel caso specifico, grazie ad un prezioso lavoro di ricostruzione contabile, sono stati recuperati contributi relativi a diverse annualità”.
Per gli interventi di Travo (rimozione rivestimento esterno in doghe in legno e sostituzione con pannelli in cartongesso, reintonacatura e tinteggiatura del nuovo rivestimento: costo totale 25.441 euro) e Morfasso (rimozione controsoffittature danneggiate, rifacimenti intonaco e scarico acque piovane, ritinteggiatura, posa zanzariere e tende, pavimentazione in gomma per esterno: costo 28mila 509 euro), l'ente di via Garibaldi cofinanzierà i lavori mettendo a disposizione la metà delle risorse necessarie.
La restante parte del “tesoretto” di 38mila e 500 euro verrà destinata al nido di Podenzano, che già aveva ricevuto dalla Provincia di Piacenza uno stanziamento di circa 130mila euro per l'ampliamento della struttura: verrà costruita una rampa pedonale e installata una porta tagliafuoco, con la compartimentazione del piano interrato e la sostituzione della recinzione (costo 54.322 euro).
Di particolare rilievo l'intervento al nido di Morfasso, rimasto chiuso dall'estate 2013 a causa dell'impossibilità di reperire i fondi necessari a ripristinarne l'agibilità; con questo contributo la struttura potrà così riprendere la propria attività.
“Vogliamo sostenere i comuni montani del nostro territorio – spiega Trespidi – aiutando, in questo caso con un servizio di asilo nido, le giovani coppie con figli che decidono di vivere in montagna”.