Piacenza è rappresentata a livello internazionale con i suoi prodotti boschivi all’interno del sito della Fao (http://www.fao.org/forestry/nwfp/87185/en/), l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura. Questo grazie al lavoro portato avanti dal sito “www.piacecibosano.com”, coordinato da Miriam Bisagni (presidente associazione Piacecibosano) e Ettore Capri (direttore Centro di Ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA – think tank dell’Università Cattolica Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali di Piacenza) che è stato menzionato direttamente dal prestigioso portale.
“Durante il Caffè Expo che avevamo organizzato sul tema degli insetti commestibili – ha spiegato Miriam – l’esperto FAO del settore Paul Vantomme rimase molto colpito dal nostro lavoro di rete e comunicazione per la filiera alimentare e la valorizzazione della sostenibilità del nostro territorio, della biodiversità di prodotti che ora sono inseriti nel percorso di sostenibilità dell’ambiente boschivo. Sostiene Ettore Capri, esperto EFSA, in particolare noi abbiamo presentato il miele, che è prodotto in quelle aree orografiche specifiche della nostra collina della Valtidone e in altre valli piacentine, caratterizzata da vallecole prodotte da processi erosivi antichi, oggi coltivate in modo non intensivo, delimitate da torrenti con alte fasce ripariali. Si tratta di un particolare agro-ecosistema realizzato in condizioni ambientali caratterizzate da fasce boschive talvolta anche vetuste, intervallate da campi agricoli che ospitano attività zootecniche, faunistiche (cervi, daini, caprioli, cinghiali), coltivazione di foraggere. L’impatto ambientale delle attività agricole umane sono ridotte perché fortemente mitigate dalla biodiversità terrestre ed acquatica.
In questi luoghi si creano falde che determinano un ambiente boschivo in cui la produzione del miele assume certe specificità, che ne valorizzano le caratteristiche”.
Una possibilità importante per il sito “Piacecibosano”, che da oggi avrà la possibilità di mettere sempre più in rilievo i prodotti boschivi piacentini. “Grazie a questo progetto riusciamo a valorizzare aziende che si trovano in situazione analoghe, cioè con al loro interno una parte boschiva che preserva la biodiversità dell’ambiente di produzione. Da quei luoghi nascono alimenti molto interessanti dal punto di vista della biodiversità e che presentano elementi che ci caratterizzano come paese Italia”.