Fatture gonfiate per oltre due milioni di euro che dovevano servire a evadere le imposte, oltre dieci le persone indagate, una ventina di società coinvolte e anche un tentativo di estorsione: sono i numeri di un'indagine della procura di Piacenza coordinata dal pm Emilio Pisante, su un giro di false sponsorizzazioni che riguarda l'ambiente delle gare di rally nel Nord Italia. Indagine a cui ora si aggiunge un nuovo tassello: un 58enne piacentino di origine lombarda è finito in manette in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torino.
Ricordiamo che a febbraio erano state eseguite perquisizioni nelle sedi di diverse società tra le province di Pavia e Piacenza. Nel 2012 un'azienda avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti a beneficio di 21 aziende, per un importo superiore a due milioni. Le fatture, secondo gli accertamenti, riguardavano sponsorizzazioni di gare automobilistiche che sarebbero state gonfiate rispetto all'effettivo costo sostenuto dalle società sponsor. L'indagine era partita a Piacenza da un caso di cronaca che nulla aveva a che vedere con le sponsorizzazione, o almeno non direttamente : un uomo era stato minacciato di morte, si era rivolto alle forze dell'ordine e da lì era partito tutto.