"Una persona solare e molto simpatica, sembrava davvero un bravo ragazzo". E' la testimonianza di una giovane piacentina amica del 31enne Paolo Grassi, uno dei due piacentini accusati del feroce omicidio dell'ex professore di 77 anni Adriano Manesco. Una vicenda che ha sconvolto Piacenza e anche su Facebook si leggono commenti di incredulità tra le tante persone che conoscevano Paolo Grassi e Gianluca Civardi: "Certe notizie di cronaca ti sconvolgono…le persone non le conosci mai abbastanza…sono incredulo.." scrive Lorenzo, "Sono rimasto senza parole anke io…… ricordo bene gli anni insieme…." commenta Roberto, "Non ci credo" fa eco Massimo. Tutti descrivono due persone che mai e poi mai avrebbero potuto commettere un gesto simile. E la giovane piacentina che ai nostri microfoni ha accettato di tracciare un ritratto di Grassi non è da meno: "Ho conosciuto Paolo nel 2006, aveva tutte le caratteristiche del bravo ragazzo, solare, simpatico. Quando pochi giorni fa ho saputo che uno dei due sospettati si chiamava Paolo Grassi istintivamente ho pensato che doveva per forza trattarsi di un caso di omonimia, non poteva essere il Paolo che conosco. E' stato davvero un colpo, ci sono rimasta sinceramente male".
Quando l'hai visto l'ultima volta?
"L'ho visto il giovedì precedente il giorno del delitto, esattamente una settimana prima insomma. Ero in un cinema multisala della città e ho visto Paolo seduto al tavolo di una pizzeria proprio con Gianluca Civardi: quest'ultimo non lo conosco, ma so che era lui perché in questi giorni circolano le sue foto e l'ho riconosciuto. Ricordo un'atmosfera molto strana: Paolo, ripeto, è sempre stato allegro e loquace, mentre quella sera mi ha salutato in modo quasi distratto e distante, con un semplice cenno. Entrambi erano poi molto silenziosi, non si parlavano ed erano scuri in volto, un comportamento atipico per Paolo, non lo avevo mai visto così".