Omicidio Manesco, l’ombra del ricatto. E spunta un quarto uomo

Emergono nuovi dettagli in merito ai due piacentini fermati per l'omicidio dell'ex professore universitario Adriano Manesco, il cui cadavere fatto a pezzi è stato trovato venerdì in un cassonetto a Lodi. Gianluca Civardi, 31 anni e Paolo Grassi, di 30 pare avessero trovato un sistema per dirottare denaro dal conto corrente della vittima a uno a loro riconducibile. Non è dunque da escludere l'ipotesi che l'ex docente fosse sottoposto a un ricatto a sfondo sessuale. Dettaglio inquietante, a bordo dell'auto dei due uomini sono stati scoperti anche strumenti sadomaso, elemento che avvalora sempre di più la teoria dell'omicidio maturato in un contesto, per così dire, a luci rosse. Intanto, durante gli interrogatori, Civardi avrebbe parlato di un quarto uomo presente quel giovedì sera nell'abitazione milanese di Manesco in via Settembrini. Un uomo di colore che, secondo il 30enne, avrebbe materialmente ucciso con un coltello il professore costringendo i due piacentini ad assisterlo nel sezionare il cadavere e nel nasconderlo nella valigia poi gettata nel cassonetto a Lodi. Maggiori dettagli potrebbero giungere domani, lunedì 11 agosto, dall'autopsia che sarà eseguita nella mattina all'ospedale di Piacenza. Inoltre per Civardi e Grassi potrebbe essere convalidato l'arresto.

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