Lavoro e famiglia. Non è facile conciliare questi due aspetti della vita di ciascuno di noi. Se sei una donna poi le cose sono ancora più difficili. Ma oggi grazie anche al cosiddetto "accordo di Lisbona" vi sono degli strumenti legislativi anche comunitari che permettono l’individuazione di concreti strumento per favorire la crescita economica dei soggetti e la coesione sociale. Uno di questi strumenti è la legge 53 del 2000 che prevede l’erogazione di contributi alle aziende che applicano progetti che definiscono azioni volte a facilitare la conciliazione tra impegni di lavoro ed esidenze familiari. Titolo preferenziale per lo sblocco dei fondi da parte del Ministero competente è però l’adesione a sperimentazioni pilota promosse dalle autonomie locali. In questo contesto s’inserisce la firma di oggi in Provincia di un accordo quadro fra rappresentanti del Comune di Piacenza, Castelsangiovanni, Fiorenzuola e Bobbio, della stessa Provincia, dei sindacati e delle associazioni dei datori di lavoro. Per il Comune di Piacenza era presente il nuovo assessore al lavoro Katia Tarasconi che, anche per esperienza personale, sente molto vicino il tema della conciliazione fra famiglia e lavoro.