Picchiata, portata in un bosco, minacciata con un coltello e costretta a fare sesso per avere salva la vita. E’ la drammatica vicenda vissuta da una 31enne di origine ecuadoriana, che da 11 anni vive a Piacenza, vittima delle attenzioni morbose dell’ex compagno. Con coraggio la donna ha deciso non solo di sporgere denuncia, ma anche di raccontare l’incubo in cui si trova, "perché – racconta a Radio Sound95/Piacenza24 – non è possibile che sia io a dovermi nascondere e vivere nel terrore e ho paura anche per i miei due figli”. Ora il 43enne ex compagno, suo connazionale, dovrà rispondere delle pesanti accuse di sequestro di persona aggravato e lesioni.
Questi i fatti. La serata di domenica 3 agosto era trascorsa nel divertimento, dopo aver partecipato a un festival di musica latina a Milano. E verso le 5.30 del mattino, di ritorno in città, insieme all’ex compagno e alcuni amici, la giovane si era fermata nelle vicinanze di piazza Cavalli per scambiarsi gli ultimi saluti quando, prima di allontanarsi, il 43enne ha tentato di baciarla ma è stato respinto. “Sì, ho voltato la faccia, non mi sembrava giusto. La storia era finita e non mi pareva il caso”, ha spiegato la ragazza, che mai si sarebbe immaginata cosa le avrebbe riservato il destino.
E’ in quel momento che è scattata la follia dell’uomo, che prima ha scaraventato fuori dall’auto l'amica che li accompagnava e in seguito ha iniziato a malmenare la sua ex compagna. Poi, siccome la giovane aveva tentato di scappare riuscendo a divincolarsi e a uscire dall’abitacolo, l’ha afferrata per i capelli e, dopo averle sferrato diversi calci e pugni, l’ha ricondotta nella vettura ed è partito a tutta velocità in direzione di un boschetto che si trova nei pressi di San Rocco al Porto, vicino al centro commerciale Auchan.
La sua furia, però, purtroppo per lei non si era ancora placata. “Ha estratto un coltello e continuava a ripetermi che dovevamo tornare insieme e che, se non avessi acconsentito, mi avrebbe uccisa”. Non solo, perché ai continui rifiuti, il 43 enne ha reagito scendendo dall’auto e intimandole di uscire per farla finita una volta per tutte. “Aveva lasciato le chiavi nel cruscotto e così sono saltata nel posto guidatore e ho cercato di fuggire – ha raccontato la ragazza, tra le lacrime nel ricordare questi concitati momenti – ma una volta partita, forse per la tensione, sono andata a sbattere contro un albero”.
Non contento, l’uomo è ripiombato in auto e questa volta, ancor più alterato, ha cercato di sferrarle alcuni colpi con il coltello che aveva tra le mani: “Guarda – ha mostrato la giovane – ho ancora il segno sulla mano del taglio, perché ho preso impugnato la lama dopo che aveva cercato di colpirmi”.
Vistasi ormai perduta, la ragazza ha così cercato di calmarlo: “Mi sono vista la vita passare davanti, ho pensato ai miei due figli che hanno solo 6 e 11 anni (avuti da una precedente relazione, ndr). E così ho cercato di rassicurarlo, di dirgli che avremmo potuto ricominciare a vederci e ho accettato di fare sesso. Cosa potevo fare? Continuava a ripetermi che questa volta mi era andata bene ma la prossima non mi avrebbe lasciato scampo. Diceva che da tempo aveva pensato a questo bosco per uccidermi e, anzi, che avrebbe altri posti in cui farlo”.
Una volta avuto quel che desiderava, l’uomo si è addormentato in auto e lei è finalmente riuscita a fuggire attraverso il bosco a piedi in direzione della prima strada trafficata. “Erano ormai circa le 8.30 del mattino e grazie a un signore, che si è fermato alla mia richiesta di aiuto, sono riuscita a chiamare i carabinieri di Guardamiglio ai quali ho sporto denuncia”.
L’ex compagno, con cui ha avuto una storia durata quattro anni, “durante i quali non sono mancate le botte per gelosia, anche se mai con questa violenza”, è stato trovato nella vettura che ancora dormiva nella mattina di sabato dai militari dell’Arma. E’ stato denunciato, a piede libero, per sequestro di persona aggravata e lesioni.
“Vivo nel terrore, in un incubo. Sembrava di essere in un film. Non lo augurerei neppure alla mia peggiore nemica – ha spiegato la 31enne -. Ma si deve sapere, perché oltre alle botte e alle minacce ha detto che mi avrebbe uccisa e ora non riesco più a uscire di casa”.