Ikea, tornano i blocchi ai cancelli. L’azienda sospende l’attività

Torna la tensione ai magazzini Ikea del polo logistico piacentino. Questa mattina un nutrito gruppo di manifestanti, tra facchini iscritti al Si Cobas ed esponenti dei centri sociali e della sinistra antagonista, hanno bloccato i cancelli del deposito 1 della multinazionale svedese. La polizia ha risolto la situazione ma nel frattempo a quanto pare l'azienda ha deciso di sospendere per oggi l'attività di movimentazione delle merci. Non si placa dunque la protesta del sindacato autonomo che chiede il reintegro dei lavoratori sospesi dopo le tensioni del mese scorso seguìte a un'occupazione giudicate illegittima da parte della cooperativa San Martino che gestisce una parte del personale all'interno dei depositi Ikea. Una situazione che dura ormai da tempo, con tensione anche tra i lavoratori che vorrebbero continuare a svolgere le loro mansioni e gli iscritti al si Cobas che invece avanzano rivendicazioni con metodi che le stesse istituzioni piacentine ritengono illegittime, come il blocco dei cancelli e quindi dell'ingresso e dell'uscita delle merci nei magazzini. 

Radio Sound

BERGONZI (PD): QUANDO E' ORA DI PORRE LA PAROLA FINE?

"Com'ė possibile restare in ostaggio di personaggi che, con metodi indiscutibilmente illegali, bloccano un'azienda sana ed onesta,
bloccano lavoratori seri ed onesti, lasciano attoniti tutti i Piacentini come si deve ed onesti, increduli fronte al fatto che non si riesca a risolvere il problema una volta per tutte. Gli inqualificabili protagonisti di questo pessimo spettacolo devono sapere che verranno allontanati e perseguiti; basta consentire loro anche solo di tappezzare la pubblica via e la segnaletica stradale con striscioni e bandiere, non è ammissibile.
Deve essere riaffermata la legalità ed il rispetto dei diritti di tutti, lavoratori ed azienda in primis. Occorre a questo punto mobilitare con forza direttamente il Governo 
perchė l'intollerabile Far West che va in scena ormai da troppo tempo, non deve poter durare un giorno di più".