Bilancio Acer, attivo ridotto da 800mila a 200mila euro: “La gente non paga”

Crolla di 600mila euro l’attivo dell’Acer nel bilancio consuntivo 2013 approvato oggi dalla riunione dei sindaci nella sede dell’Azienda, in via XXIV Maggio: si passa dai circa 800mila euro dell’anno precedente ai 266mila del 2013 (145mila di utile d’esercizio dopo il pagamento delle imposte). Un crollo che non deve offuscare il fatto che comunque, nonostante una crisi che spaventa ancora, il bilancio resta in attivo. E a sottolinearlo è Massimo Savi, da cinque mesi presidente dell’Azienda case che gestisce oltre 3100 alloggi nel territorio piacentino. Con lui c’erano i due consiglieri d’amministrazione Paola Pizzelli e Patrizio Losi.   

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“La crisi economica e occupazionale di questo periodo ha fatto sì che sia aumentato vertiginosamente il fenomeno della morosità da parte dei nostro inquilini” ha spiegato Savi. Una morosità vertiginosa nonostante gli affitti siano ai minimi storici: si va dai 35 euro mensili ai 100, e spesso sono proprio quelli che pagano 35 euro a chiedere la dilazione. “Molto spesso si tratta di una morosità incolpevole – ha aggiunto Savi – frutto della disoccupazione che attanaglia molti. Morale, i mancati pagamenti hanno fatto scendere l’eccedenza di affitti, che consente alla nostra società di stare in piedi, a 480mila euro. Dato non irrilevante ma di certo molto al di sotto di quello che era nell’esercizio precedente. C’è anche da dire che si sta registrando un’inversione di tendenza nei primi tre mesi del 2014: il segnale è positivo nella speranza che la crisi molli la presa in modo da poter tornare ad attivare iniziative a favore dell’edilizia residenziale pubblica”.

Bilancio positivo nonostante le difficoltà oggettive del momento storico, dunque. Eppure in questo periodo più che mai Acer è al centro di una bufera di polemiche sollevata dagli inquilini di alcune zone della città che lamentano situazioni insostenibili a livello di sicurezza, di convivenza. E molti di questi problemi, a detta di una parte di inquilini, sembrano essere causati dalle dimissioni del mediatore sociale, Giulio Merli. Circostanza tuttavia negata con forza dal presidente Savi e, durante l’assemblea, da Paola Pizzelli che ha stigmatizzato le polemiche come “strumentali”: “I problemi c’erano anche prima delle dimissioni del mediatore, rassegnate il 16 giugno, quindi pochi giorni fa. E ci sono anche in zone della città, come via Roma, dove non ci sono alloggi Acer”.