L’indagine si allarga ancora. I magistrati della procura e i carabinieri della Compagnia di Bobbio l’avevano annunciato in conferenza stampa la scorsa settimana e in effetti sta accadendo. Sono almeno altri venti gli indagati nell’ambito della maxi-inchiesta sulle truffe alle compagnie assicurative che ha già portato all’arresto di 22 persone tra le quali due avvocati (uno piacentino e uno lodigiano) e all’iscrizione nel registro degli indagati di un’ottantina di persone, tutte accusate a vario titolo di far parte di questa banda specializzata nell’organizzare, pianificare e inscenare finti incidenti stradali allo scopo di ottenere rimborsi assicurativi.
Ora ai circa ottanta indagati se ne aggiungono altri venti portando al centinaio le persone coinvolte. Un numero in effetti impressionante. Ad ognuno di questi nuovi indagati corrisponde un nuovo finto incidente al quale sono arrivati gli investigatori dell’Arma nel corso delle indagini che si stanno svolgendo e sviluppando senza sosta anche in queste ore, con interrogatori e accertamenti incrociati. E non è ancora finita, pare di capire negli uffici della Procura che coordina – con il pm Emilio Pisante – queste fasi investigative affidate dai carabinieri di Bobbio e Rivergaro da cui è partita tutta l’inchiesta.