Dopo un balletto surreale di smentite e conferme ieri è arrivata la fumata bianca sul nome del nuovo allenatore del Piacenza calcio. Si tratta di un gradito ritorno, quello di Francesco Monaco, allenatore già apprezzato in città nella difficile, per la situazione societaria, annata 2011/2012 terminata con la sconfitta di Prato nei play out e la retrocessione figlia 9 punti di penalizzazione.
La scelta. Monaco ieri ha superato all'ultimo minuto l'ex allenatore del Pordenone Parlato, altro pretendente alla panchina biancorossa. A questo punto sarebbe interessante capire le motivazioni della scelta. Probabilmente Monaco aveva il vantaggio di essere già apprezzato e conosciuto dalla tifoseria, quindi di conoscere bene l'ambiente, mentre Parlato, nonostante la vittoria della serie D con i friulani, sotto questo punto di vista, sarebbe stata più un' incognita. Parlato inoltre probabilmente desiderava portare a Piacenza alcuni suoi ex giocatori e questo poteva essere un ostacolo.
Monaco ritorna in città dopo un anno di pausa, mentre nell'ottobre 2012 era stato scelto dal Foligno per sostituire Giovanni Tedesco nel campionato di seconda divisione di Lega Pro. L'esperienza non finì bene, perché a febbraio 2013 fu esonerato dopo quattro sconfitte consecutive. L'esperienza perugina però non si può considerare totalmente negativa per il nuovo allenatore del Piacenza, perché Monaco aveva preso la squadra con soli 5 punti riuscendo a migliorare la classifica. Le decisione dell'esonero venne presa in un momento difficile della stagione, non per le capacità dell'allenatore, ma per dare uno scossone all'ambiente. Scossone che non arrivò perché all'ultima giornata, la sconfitta sul campo della Poggibonsi, e la contemporanea vittoria del Gavorrano, condannò il Foligno alla seconda retrocessione di fila, costringendo i biancazzurri alla discesa in Serie D dopo dieci anni consecutivi nel professionismo.