Un circuito fondato nel 2008 dall'Unione commercianti, della Fondazione, dal Rotary con la collaborazione di Comune, Provincia ed Enia e gestito ad oggi dalla Caritas. Si chiama Piacenza Solidale, garantisce la fornitura di migliaia di chili di alimenti ogni anno alle persone che ne hanno bisogno e oggi presenta un dossier con i dati del 2013, anno segnato ancora da una profonda crisi che ha portato a crescere il numero di soggetti bisognosi. Il dato cumulativo dello scorso anno è 85 tonnellate di alimenti raccolti pari a quasi 51mila pasti erogati. Un dato inferiore al 2012 quando si era registrata la raccolta di quasi 99 tonnellate di alimenti anche se c'è da registrare l'esclusione dei quantitativi del circuito Brutti ma Buoni di Coop che era ricompreso negli anni precedenti e che solitamente era pari al 15% del totale.
Al netto dei nuovi progetti comunque il calo c'è stato e lo conferma Max Amato, responsabile del circuito. Un calo dovuto a una serie di ragioni, comprese certe promozioni commerciali ma anche e soprattutto alla crisi. Gli alimenti recuperati sono sostanzialmente gli invenduti freschi e anche secchi di vari supermercati e aziende che aderiscono all'iniziativa. Oggi è stato dunque presentato il dossier alla presenza di Comune, Provincia, Fondazione, Banca di Piacenza, Caritas, Prefettura e Diocesi con la presenza del vescovo Gianni Ambrosio.
Alla fine della presentazione alla mensa Caritas di via San Vincenzo, la mensa stessa è stata aperta al pubblico e per oggi ha avuto camerieri e cuochi d'eccezione: il sindaco Paolo Dosi, il direttore di Confcommercio Giovanni Struzzola, la funzionaria della Prefettura De Francesco e il cuoco del ristorante Piccolo Roma Prati.