Giacomo Carini in azzurro per il “Settecolli”

Promozione sul campo per il giovane nuotatore piacentino Giacomo Carini, atleta tesserato Acquasport Rane Rosse ma allenato dallo staff tecnico della Vittorino da Feltre composto da Gianni Ponzanibbio, Emanuele Merisi, Andrea Frovi e Gianluca Parenzan. Dopo le numerose convocazioni con la Nazionale azzurra giovanile – l’ultima delle quali, in ordine di tempo, dieci giorni fa in Russia per il Trofeo Cinque Nazioni – Carini è stato infatti selezionato dal Commissario tecnico del nuoto azzurro Cesare Butini per partecipare al “Settecolli”, il più importante trofeo internazionale organizzato dalla Federnuoto italiana in programma dal 13 al 15 giugno a Roma.

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Giunto quest’anno alla sua cinquantunesima edizione, il “Settecolli” si svolgerà allo Stadio del Nuoto della città capitolina e vedrà in vasca circa settecento atleti in rappresentanza di ben ventidue Paesi. Oltre all’Italia si contenderanno infatti l’ambito trofeo anche Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Repubblica Ceca, Romania, Russia, San Marino, Slovacchia, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Ucraina e Ungheria.

Giacomo Carini è stato selezionato dal CT azzurro Butini per formare la squadra italiana che comprende complessivamente quaranta atleti, venti maschi e venti femmine: tra i convocati figurano anche Federica Pellegrini, Filippo Magnini, Alice Mizzau, Samuel Pizetti, Luca Dotto e Gregorio Paltrinieri.

Il promettente nuotatore piacentino (classe 1997) è alla sua prima convocazione ufficiale con la Nazionale assoluta, ma nonostante la sua giovane età verrà schierato ai blocchi di partenza in tre gare: 100 delfino (venerdì 13), 200 delfino (sabato 14) e 200 misti (domenica 15).

“Sinceramente – ha commentato Carini alla vigilia della sua partenza per Roma – non mi aspettavo questa convocazione con la Nazionale assoluta. La stagione sta andando molto bene, ed anche con la Nazionale giovanile sono riuscito a conquistare ottimi risultati, ma arrivare a gareggiare a diciassette anni con i più grandi campioni internazionali è un premio che davvero mi onora. L’emozione ovviamente non potrà mancare, ma proprio il fatto di dovermi misurare con atleti di altissimo livello mi stimola a dare il meglio di me stesso. Al di là dei risultati che riuscirò a conquistare, questa convocazione vale già una medaglia”.