Tentato omicidio, parla l’accusato: non l’ho pestato, non sarei stato in grado

Arresto convalidato e custodia cautelare in cacere in attesa che si possa far luce sulla vicenda. Una vicenda torbida che per ora ha di chiaro solo il fatto che un russo 45enne è in coma all’ospedale di Piacenza, ridotto in fin di vita da qualcuno che l’ha pestato a sague sabato sera in mezzo alla strada, in via Bologna, al Montale. Con l’accusa di tentato omicidio è stato arrestato un altro russo, 28 anni, camionista per una ditta lituana che trasportava merce destinata al magazzino Ikea, in questo periodo al centro di un numero di episodi che inizia davvero a colpire: dai disordini con i facchini “in rivolta”, al mistero dell’autotrasportatore polacco trovato morto di fronte al magazzino 2, quello proprio dove si sono svolti i picchetti dei Cobas, e sul quale verrà fatta l’autopsia nella giornata di domani; infine l’episodio in questione, la violentissima rissa di Montale, che stando alle indagini vede come protagonista un altro camionista in qualche modo legato all’Ikea.

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Ora il giovane russo è in carcere alle Novate. Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Bersani ha convalidato l’arresto e disposto la custodia come chiesto dal pm Ornella Chicca nonostante l’indagato neghi tutto. Era ubriaco, dice, ma sa per certo che non sarebbe mai stato in grado di fare una cosa del genere.

E l’ha confermato il suo avvocato, Claudio Castagnetti, che oggi lo ha assistito in carcere durante l’interrogatorio di garanzia: “Non ricorda cos’è accaduto – spiega il legale – Ma ha spiegato che non avrebbe avuto alcun motivo di aggredire quell’uomo, che aveva appena conosciuto, e che peraltro era fisicamente ben più prestante e massiccio di lui”. L’indagato resta comunque in carcere nella speranza che il ferito possa svegliarsi dal coma.