L'Associazione Proprietari Casa-Confedilizia, in riferimento a quanto pubblicato in questi ultimi giorni sulla stampa locale, fa presente che non è appropriato fare il confronto fra quanto pagato a titolo di Imu per l'anno 2012 e quanto dovuto quest'anno a titolo di Tasi per quanto riguarda l'abitazione principale. Infatti la Tasi, pur essendo un tributo assurdo e di fatto una sorta di “Imu mascherata” o di “Imu bis” a seconda di come la si vuol chiamare, per sua natura dovrebbe essere un tributo rapportato ai servizi indisponibili, mentre l'Imu è una tassa sul valore degli immobili.Inoltre non trova giustificazione la critica mossa al Comune ed all'assessore Gazzola in merito al fatto che (sulla base dell'applicazione dell'aliquota Tasi per la prima casa e delle relative detrazioni deliberate) le abitazioni che contano un maggior numero di vani e quindi presentano una rendita più elevata, impropriamente definite “di lusso”, hanno un maggior vantaggio, rispetto alla vecchia Imu, di immobili che presentano una consistenza minore. Questo perchè – fermo restando che comunque ciò non rappresenta la regola in quanto vanno valutati i casi singolarmente di volta in volta – bisogna tenere conto del fatto che i servizi goduti da chi possiede un immobile con un maggior numero di vani sono i medesimi di quelli di cui può godere il proprietario di un immobile con meno vani. In pratica più vani non significa maggiori servizi goduti. Pertanto, in conclusione, quanto stabilito dal Comune di Piacenza risulta di fatto una applicazione corretta ed intelligente di una imposta sbagliata.