Rapina, furto, addirittura resistenza a pubblico ufficiale. Accuse delle quali dovrà rispondere un ragazzo di soli 15 anni. Atti di bullismo e reati compiuti per mesi all'interno di una scuola media della città e ai quali la polizia ha posto fine una volta per tutte questa mattina, martedì 10 giugno. Si tratta di un tunisino residente a Piacenza. La polizia ha cominciato a tenerlo d'occhio circa un mese fa: uno studente della scuola in questione aveva denunciato il furto del proprio cellulare e gli agenti avevano ritrovato l'apparecchio sempre all'interno dell'istituto. Dalle analisi della scientifica erano emerse proprio le impronte dello straniero, autore del colpo. Da lì gli inquirenti hanno cominciato a monitorare le mosse del ragazzino fino a quando, pochi giorni fa, è stato colto sul fatto mentre si faceva consegnare con la forza denaro contante da un compagno di scuola.
La polizia questa mattina ha così prelevato il giovane e lo ha portato in questura: il tunisino, dalla corporatura robusta, ha mantenuto un atteggiamento spavaldo e arrogante reagendo anche agli agenti che lo avevano in custodia. Per lui dunque è scattata la denuncia per rapina, furto e resistenza a pubblico ufficiale ed è stato emesso un provvedimento di custodia cautelare in una comunità di recupero di Bologna.