Falsi insegnanti, la Finanza perquisisce scuole piacentine a caccia di indizi

Il quadro che emerge dalle indagini è chiaro: insegnanti di sostegno che tentavano di scalare la graduatoria per arrivare ad ottenere incarichi di ruolo grazie a falsi documenti. Comportamento che se fosse stato tenuto da uno studente di certo gli avrebbe fatto meritare uno zero in condotta. E "Zero in condotta" è in effetti il nome che i militari della Guardia di finanza di Foggia ha scelto per questa operazione che nelle scorse ore ha visto toccare anche Piacenza: le Fiamme gialle hanno "visitato" alcuni istituti scolastici del Piacentino per acquisire documentazione utile a un'inchiesta che in Puglia, ma anche in tutta Italia, sta facendo decisamente scalpore. 

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Dopo una prima serie di denuncie, l'altro giorno altri quindici prof di sostegno, a quanto pare falsi, sono stati denunciati dai finanzieri del comando provinciale di Foggia. Dalle indagini sta emergendo che gli insegnanti indagati scavalcavano, utilizzando documenti falsi, gli aventi diritto nelle graduatorie per l’assegnazione di incarichi di supplenza per poi maturare punteggi più alti allo scopo di ottenere, in maniera fraudolenta, l’assunzione in ruolo nelle varie scuole.

In particolare, gli investigatori, a seguito dei riscontri della documentazione acquisita presso gli istituti scolastici durante le perquisizioni effettuate nei mesi di marzo e maggio di quest’anno hanno denunciato per truffa ai danni dello Stato ulteriori 15 docenti di sostegno, per aver autocertificato il conseguimento di diplomi di laurea e di titoli di specializzazione risultati essere materialmente falsi.

Sale, così, a 55 il numero complessivo degli insegnanti di “sostegno” originari del foggiano, denunciati alla magistratura. E nell'ambito delle indagini in queste ore sono state eseguite perquisizioni in 18 istituti scolastici sparsi in numerose province, Piacenza compresa. Le altre sono Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Foggia, Forlì-Cesena, Milano, Monza, Pescara, Treviso.