Domenica 8 giugno alle 18 si terrà l’inaugurazione del monumento dedicato a don Vittorione nel giardino del quartiere Montale che porta il suo nome. Il 14 aprile 2012, durante una festa, è stato preso un impegno per dare un nuovo volto al giardino da parte del Comune, degli abitanti del quartiere, dalla parrocchia di San Lazzaro e da Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo.
In questi due anni sono stati fatti dei passi importanti e oggi il giardino ha iniziato ad avere una nuova fisionomia grazie alla collaborazione tra le varie realtà e in particolare grazie alla determinazione e impegno di alcuni cittadini che hanno prestato la loro opera e sono riusciti ad ottenere il contributo gratuito o al costo da imprese non solo piacentine, ma residenti in varie parti d’Italia. Il monumento dedicato al “pendolare della bontà” non è stato pensato solo come un bell’oggetto da vedere, in questo caso la bellezza sarà coinvolgente, fruibile. Sarà un luogo da vivere assieme, un’area relax, in cui verranno disposte delle panchine in modo circolare ed al centro, posto su un’immagine stilizzata di Africa e Italia, sorgerà il cippo in memoria di don Vittorio, sul quale si potranno leggere le parole che meglio riassumono il senso della sua opera. “Avevo fame, mi avete dato da mangiare. Avevo sete, mi avete dato da bere”. A fianco del cippo la riproduzione di un pozzo, come tanti di quelli costruiti, dalla onlus piacentina in Africa, sarà una fontanella per ristorarsi.
Carlo Ruspantini direttore di Africa Mission- Cooperazione e Sviluppo tiene a sottolineare come questa “sia davvero una bella esperienza di collaborazione tra cittadinanza attiva amministrazione pubblica e associazioni civili e religiose, della quale siamo orgogliosi e che riteniamo sia da valorizzare e prendere come esempio”. “Inoltre -continua Ruspantini- questo monumento e il giardino dedicato alla memoria di don Vittorione non vogliono essere solo un luogo per ricordare lui e la sua opera, ma soprattutto devono diventare un luogo vivo, un punto d’aggregazione fruibile dai cittadini del quartiere, dove possano incontrarsi ed in incontrare don Vittorio e il suo messaggio di solidarietà e carità cristiana che ha gettato le basi per costruire un ponte tra Italia e Africa”.