Il noto scrittore Andrea Vitali: “A Piacenza resiste l’azzurro del cielo”

Giunto al termine in grande stile il concorso giornalistico “Tra sogni e realtà”, ideato dall'associazione La Ricerca Onlus. Gli studenti delle scuole superiori di Piacenza dovevano presentare un articolo sul tema  “Il futuro comincia adesso”. Vincitore è Roberto Nobili, studente dell'Isii Marconi con l'elaborato dal titolo “Come un fiore in mezzo al cemento”. La premiazione è avvenuta questa mattina, 4 giugno, nella cappella Ducale di Palazzo Farnese alla presenza di un ospite d'ecezione, il noto scrittore Andrea Vitali, in cima alle classifiche con il suo ultimo romanzo “Quattro sberle benedette”.

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Cosa è emerso dagli elaborati dei ragazzi?
"Innanzitutto emerge che i giovani sanno scrivere in italiano. Sembra banale, ma non è cosa da poco, soprattutto al giorno d'oggi con i linguaggi che si sono evoluti e drasticamente riassunti. E poi hanno dimostrato di saper guardare con attenzione al proprio futuro, non con pessimismo, bensì con la volontà di crearsi con le proprie mani un domani. Mi auguro possano andare avanti così e possano vedere i risultati di questa loro forza di volontà".

A proposito di saper scrivere, cosa pensa della nuova generazione di scrittori come Roberto Saviano o Fabio Volo?
"Dipende, ci sono scrittori che frequentano la letteratura e in effetti si vede. Vi sono invece scrittori che purtroppo non solo non frequentano la lettartura, ma nemmeno la grammatica. Questo è tragico: io ho incontrato alcuni di questi in occasione della puntata del programma Masterpiece di cui sono stato ospite e mi sono reso conto che per molti di loro scrivere è un atto immediato: non si rileggono quindi non si accorgono degli errori, dei passaggi mal spiegati, dei dialoghi improvvisati o incomprensibili".

Dalle sue opere traspare un amore per il concetto di 'provincia' e lei ha detto una frase emblematica: 'Mi piace Milano, soprattutto perché non ci vivo". Piacenza dovrebbe rientrare nei suoi parametri.
"Assolutamente, confermo quella frase! (ride n.d.r.) Io sono innamorato di quelle città ancora a misura d'uomo come appunto Piacenza, ma anche Cremona, Lodi, Mantova, Rovigo. Piccoli centri dove però vien fuori una vita e una partecipazione incredibili: forse anche perché gli eventi di richiamo non sono così numerosi e l'attenzione non si disperde. Comunque sia in queste città resta viva la voglia di fare, la curiosità, la fantasia. Senza considerare la dimensione naturale: il blu del cielo non è oscurato da enormi palazzi o dai gas di scarico, resistono gli spazi verdi con una positiva ricaduta sulla qualità della vita. Assolutamente io sto dalla parte della provincia"