Psc, gli architetti piacentini: “Piano carente dal punto di vista strategico”

Assemblea ordinaria degli iscritti all'Ordine degli Architetti di Piacenza questo pomeriggio, martedì 3 giugno, nella sede piacentina del Politecnico di Piacenza. Un'assemblea nella quale è stato approvato il Bilancio Consuntivo 2013 e il Bilancio Preventivo 2014. All’Assemblea  ha partecipato, oltre al presidente dell'Ordine Giuseppe Baracchi, anche Franco Frison, Segretario e Presidente del “Dipartimento di Accesso alla Professione” del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che ha illustrato lo stato delle cose sulla “Riforma delle Professioni”. Presente il delegato INARCASSA, arch. Luigi Gorra, il quale ha affrontato il complesso tema delle pensioni per i professionisti. Un incontro preparatorio a quello del 16 giugno, che si svolgerà a Lodi, organizzato congiuntamente dagli Ordini professionali di categoria di Lodi e Cremona e con il patrocinio dell'Ordine piacentino, a cui interverrà la dott.ssa Paola Muratorio, Presidente Nazionale di INARCASSA.

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Durante l'assemblea ha tenuto banco il dibattito sul Psc, il piano strutturale comunale che disegnerà l'aspetto urbanistico della città per i prossimi 20 anni. Non del tutto soddisfatti gli architetti piacentini come spiega il presidente dell'Ordine Baracchi: "L'impressione è che sia carente dal punto di vista strategico, per quanto riguarda cioè un filo conduttore complessivo. Faccio un esempio: le due amministrazioni precedenti hanno letteralmente cambiato a livello generale la città, grazie al nuovo sistema urbanistico delle rotonde e alla riqualificazione di molte aree come quella che oggi ospita Spazio 4 e il campo sportivo dell'ex Libertas Spes. Noi tecnici siamo ancora abituati al Piano Regolatore Generale che regolava lo sviluppo edilizio, mentre il Psc demanda ai Piani Comunali sui quali può intervenire chiunque, operatori pubblici e privati, regolando successivamente una strategia più ampia di condivisione del territorio comunale. Forse, dunque, anche perché siamo abituati ad avere un regolamento a monte che questo Psc ci lascia dubbiosi, però senza dubbio non traspare una visione completa e ampia. La nostra comunque vorrei che fosse una critica costruttiva e non distruttiva".

Altra tematica 'calda' affrontata durante l'assemblea è la questione delle aree militari: "Abbiamo in cantiere un ciclo di convegni e studi che partirà nell'autunno prossimo e nel corso dei quali ci confronteremo con i colleghi del Friuli, del Trentino e della Val d'Aosta per portare a Piacenza il loro contributo. In Friuli si è verificata una vera e propria emergenza con numerose caserme 'svuotate' dall'abolizione della leva obbligatoria che oggi rappresentano terreni ed edifici difficilmente collocabili sul mercato immobiliare. Questa e altre tematiche le affronteremo insieme a Legambiente perché vivere in città meno inquinate e più a misura d'uomo è volontà non solo degli ambientalisti ma di tutti i cittadini". 

Per quanto riguarda il Bilancio 2013 l'Ordine chiude con un leggero passivo: "Quest'anno abbiamo dovuto affrontare una quota negativa di imprevisti che nel passato mandato non erano calcolabili perché non preventivati. Di solito abbiamo chiuso sempre in pareggio o in attivo, quest'anno chudiamo in negativo alla luce di questi imprevisti. Il dato positivo invece è che il consiglio che si è insediato da otto mesi sta lavorando molto bene, anche grazie alla Riforma delle Professioni la quale ha introdotto condizioni 'di lavoro' che hanno permesso alla figura dell'architetto di modernizzarsi: formazione continua, assicurazione obbligatoria, Pec, accorgimenti che oggi ci permettono di competere in Europa".