La prossima udienza sarà il 10 luglio. E prima di allora non è escluso che gli avvocati delle due parti in causa riescono a trovare un accordo. Di certo c'è che l'uomo, oggi in carcere con l'accusa di tentato omicidio della stessa moglie, si è detto pentito e disposto a concedere il divorzio. Si tratta di Giovanni Melchiorre, 61 anni, originario di Foggia e da anni residente a Piacenza. Martedì mattina è entrato in tribunale con un martello nascosto nello zaino e quando ha visto la moglie e si è trovato di fronte al suo ennesimo rifiuto di tornare insieme, l'ha aggredita colpendola alla testa.
Trauma cranico e cinque punti di sutura è la prognosi con la quale è stata dimessa ieri pomeriggio la donna, marocchina di 33 anni, ora cittadina italiana. E’ terrorizzata – dice il suo avvocato Maria Rosaria Pozzi -, teme di potersi trovare di fronte suo marito che stando all’accusa formulata dal pubblico ministero ha tentato di ucciderla davanti a tutti. In realtà per il momento è impossibile che i due si possano incontrare: il pugliese si trova in carcere alle Novate su disposizione del giudice per le indagini preliminari Elena Stoppini che ieri ha convalidato l'arresto su richiesta del pm Antonio Colonna e ha, per l’appunto, disposto la custodia cautelare in carcere. «E’ stato colto da uno scatto d’ira, è dispiaciuto e si dice pronto ad andare incontro alle richieste della moglie» dice l’avvocato Guido Gulieri, difensore del 61enne.