Due donne ed un uomo sono stati arrestati nel pomeriggio di ieri dai carabinieri di Rivergaro pochi istanti dopo aver tentato un furto in una abitazione di Pigazzano di Travo. Alle 14, nella piazzetta di Pigazzano, da una Fiat Punto grigia sono scese due donne che hanno percorso poche decine di metri a piedi chiacchierando tra loro e tentando di dissimulare il reale intendimento. In breve, però, hanno dato avvio all’attività che le aveva portate lì: compiere un furto. Si sono avvicinate all’abitazione di un ristoratore, attigua all’esercizio pubblico dove l’uomo stava eseguendo le pulizie nel giorno di chiusura settimanale e, mentre una di esse faceva il palo, la seconda riusciva ad entrare nel garage della casa.
Il proprietario, però, che le aveva notate avvicinarsi e le aveva prima per qualche istante osservate con sospetto non riconoscendole per donne del luogo e udendo la sirena dell’impianto d’allarme della propria casa, chiamava immediatamente i carabinieri di Rivergaro richiedendo il loro intervento, quindi si precipitava fuori dal locale per avvicinarsi a casa. Da pochi metri vedeva la donna davanti al garage e poteva chiaramente comprendere che questa, visibilmente allarmata, stava chiamando la complice all’interno del garage.
Improvvisamente giungeva davanti alle donne la stessa Punto grigia dalla quale erano prima scese, già chiaramente notate anche da un secondo residente del posto. L’uomo alla guida, che fino ad allora era rimasto parcheggiato poco distante ad attendere che il furto venisse compiuto, fingeva di avere bisogno di una informazione ed iniziava a parlare con le due ladre che, avvicinatesi all’auto, salivano velocemente su di essa non dimenticando di aprire il bagagliaio nell’intento di nascondere alla vista del ristoratore la targa.
L’auto ripartiva velocemente, ma poche centinaia di metri dopo veniva raggiunta e bloccata dai militari di Rivergaro, che traevano in arresto gli occupanti per tentato furto in concorso. I tre, un uomo di 42 anni, e le donne, di 48 e 55 anni, tutti italiani di origine rom provenienti da Piacenza e Massa Carrara e gravati da numerosi precedenti per furto, avevano in macchina diversi oggetti e suppellettili sui quali sono in corso accertamenti per verificare l’eventuale provenienza furtiva. Si tratta di un lampioncino da giardino, una tanica di benzina e un'aspirapolvere (NELLA FOTO). I tre sono stati processati per direttissima questa mattina. Il giudice Italo Ghitti ha rinviato al 30 maggio (rito abbreviato) e disposto la custodia cautelare in carcere.