Siamo in periodo elettorale e come in ogni tornata, si sa, ci sono centinaia di persone che anche a Piacenza lavorano nei seggi come presidenti o scrutatori. Appartengono alle più svariate categorie sociali e professionali. Una però salta all’occhio: gli autisti di autobus di linea. La loro legittima richiesta di rimanere a casa dal lavoro per svolgere questa funzione pubblica si scontra con la politica di Seta, la municipalizzata dei trasporti, che evidentemente non prevede assunzioni nonostante buona parte del personale su strada ritiene che si stia lavorando sotto organico ormai da tempo. Tanto sotto organico che c'è chi ha cento giorni di ferie arretrate perché non vengono concesse. Morale, proprio nei giorni delle elezioni e cioè questo fine settimana sino a lunedì compreso, i disagi ai trasporti potrebbero essere simili a quelli di uno sciopero con ritardi nella migliore delle ipotesi, cancellazione di corse nella peggiore. E sempre che non si ammali nessuno. "Ci sono aziende che tagliano il personale perché riducono la produzione e quindi c'è meno lavoro – spiega un autista – Qui invece di lavoro ce n'è perché ci sono le corse da rispettare e servirebbe personale in più per evitare di lavorare sempre in emergenza. Ma così non è. Ed è in occasioni come questa, una banale giornata elettorale con alcuni autisti in permesso, che le cose saltano fuori e diventano evidenti".