Simone Furlan è giunto questo pomeriggio a Piacenza a bordo del camper che lo sta portando in giro per l’ Italia, lungo il suo tour elettorale.
Furlan è l’ ideatore e il leader dell’ “Esercito di Silvio”, che egli stesso definisce un movimento composto da persone animate da un sogno, quello di costruire una Forza Italia dal basso, in mezzo alla gente, incentrata sulla figura del nostro Presidente, Silvio Berlusconi, unico baluardo per i moderati e per il centrodestra.
“L’ idea dell’ Esercito di Silvio – spiega Furlan – è nata perché in quel momento il Presidente stava subendo una vera e propria guerra giudiziaria e anche io, da piccolo imprenditore, vivevo una guerra economico-finanziaria e quando c’è una guerra c’è bisogno di un esercito. E’ stata una sana follia, simpatica, che ha raccolto tanta gente e riportato quell’ entusiasmo che poi ha dato vita ai club e alla formula di tornare tra la gente”.
E’ proprio l’ obiettivo che si pone la nuova Forza Italia: “ripartire dal basso – dice Furlan – in maniera meritocratica, dai tanti amministratori e dai tanti militanti che il PDL, prima, non sapeva coinvolgere. Berlusconi – fa sapere ancora Furlan – è contentissimo di questo fervore che stiamo riportando alla base. Vogliamo far diventare Forza Italia un grande movimento soprattutto per giocare tante battaglie in Italia e in Europa.
Proprio Berlusconi in persona ha investito ufficialmente il suo “condottiero”, attraverso un’ accorata lettera divulgata nella giornata di oggi, in cui invita i militanti del centro.
Nella missiva, il Cavaliere elogia la sua fedeltà e lo definisce “l’ amico nei momenti difficili che si è speso con coraggio e passione in mia difesa, contro una persecuzione giudiziaria senza eguali”.
Furlan ha poi ricordato le tante battaglie combattute in favore di Berlusconi. Tra queste il sit-in a Montecitorio, durato tre giorni e tre notti, per chiedere la grazia in favore di Berlusconi all’ indomani dello stesso provvedimento che Napolitano ha concesso a Ovidio Bompressi, per l’ omicidio del Commissario Calabresi, uomo di Stato.
All’ incontro di oggi, presso la sede di Forza Italia, in via Cavour, hanno preso parte il consigliere regionale, Andrea Pollastri, la coordinatrice del Club piacentino “Giustizia e Libertà”, Gloria Zanardi, ed Elisabetta Bolzoni, candidato sindaco di Alseno.
Pollastri ha ricordato, nel corso della sua introduzione, le vicissitudini giudiziarie del leader azzurro e i tradimenti da lui subìti da parte di quelli che una volta erano considerati suoi alleati politici.
Su questa linea ha proseguito Furlan, ricordando che questa gente deve il posto che occupa a Silvio Berlusconi, una specie di “Re Mida” politico, tant’è che il leader dell’ Esercito di Silvio ha affermato che se fosse stata candidata la nonna, tra le fila berlusconiane, sarebbe stata sicuramente eletta e che Berlusconi resta un leader carismatico e insostituibile.
Furlan ha poi ricordato che l’ Italia deve contare di più in Europa, un continente unito anche sotto il profilo monetario, rimarcando che l’ uscita dall’ Euro sarebbe un suicidio, così come auspicata da Lega e Movimento 5 stelle.
L’ ultima battuta è proprio per gli avversari politici: “Uno come me, che sta facendo sei comizi al giorno, non ha paura di avversari politici come Grillo. Il 26 tireremo le somme”.