Nuova vita in centro. Sembra lo slogan di una passata campagna pubblicitaria a cura del Comune, probabilmente lo era davvero, in cui si esorta la cittadinanza a riappropriarsi degli spazi, spesso trascurati, del salotto buono della città.
Da qualche mese a questa parte tutto ciò sta realmente avvenendo e il centro sta conoscendo una seconda giovinezza. Via XX Settembre, piazza Cavalli e le strade adiacenti si rianimano col calare della sera, diventando occasione di incontro e socializzazione e non terra di nessuno come avveniva non più tardi di cinque o sei mesi fa.
Il merito? Secondo gli esercenti dei bar e delle attività di ristorazione nella zona di piazza Cavalli che abbiamo intervistato, è da ascriversi principalmente a loro stessi, promotori di iniziative ed eventi al fine di attirare nuovi clienti e dare linfa a un settore asfittico, anche se qualcuno degli intervistati ha riconosciuto il merito del Comune che, per quanto possibile, ha cercato di attivarsi e di avviare progetti che hanno dato dei risultati incoraggianti.
La cabina di regia, ideata dal Comune per dare impulso agli eventi in centro e per venire incontro ai commercianti, raccogliendo ed elaborando le loro proposte per risvegliare un commercio alla canna del gas, secondo gli intervistati, c’entra fino a un certo punto ma palazzo Mercanti ha sicuramente fatto la sua parte come spiega Emanuele, della Caffetteria dei Mercanti, il quale rimarca – come gli altri interpellati – che da qualche mese il centro si sta risvegliando e il merito è anche del Comune che continuerà a fare la sua parte promuovendo nuovi eventi.
Anche Carmelo dell’ Art Cafè, è dello stesso parere: da qualche mese a questa parte il centro è più vivo e Nicola, del bar-ristorante “Lo Fai”, aggiunge che il connubio pubblico-privato, tra comune ed esercenti, sta dando i suoi frutti e si sta rivelando vincente.
Stefano del K2, afferma che alcune serate, specialmente nel week end, sono ricche di novità, mentre quelle infrasettimanali sono ancora un po’ spente. Il merito è soprattutto dei giovani che hanno organizzato più serate e più novità in centro in un mix tra pubblico, che ha aiutato sicuramente, e tra i privato che ha messo le idee. “Purtroppo – dice Stefano – ci sono dei signori che non sono troppo contenti ma noi giovani ci sentiamo un po’ più vivi”.
Roberto, del Caffè Mazzini, ricorda le iniziative che il suo locale ha finora creato e che il Comune dovrebbe fornire un appoggio maggiore: “C’è poca presenza e molto menefreghismo sul rapporto cittadino-centro storico – ci dice -. Il centro storico deve vivere e il Comune deve dare la possibilità a chi vuole organizzare iniziative di poterlo fare, per esempio chiudendo le strade adiacenti in modo da poter permettere ai gestori di mettere i tavoli, la sera, oppure creando spettacoli, dando la possibilità di far esibire band o ragazzi”. Per Roberto, un paradosso tutto piacentino è quello di lamentarsi se il centro è morto e di lamentarsi, ugualmente, per la confusione che si crea quando si cerca di rivitalizzare il centro.
Voce controcorrente è quella di Paola, del Cafè Plaza, in Largo Battisti, che non vede questo incremento di presenze “perché, probabilmente andranno dagli altri”, ci dice scherzosamente.
Paola infine lancia una proposta che è quella di diversificare gli orari per l’ingresso in centro con l’ auto, rendendolo possibile non solo nelle ore notturne, quando i negozi sono chiusi, ma anticipando l’ ingresso nella ZTL di un’ ora la sera, alle 18 anziché alle 19, e posticipandola di un’ ora al mattino.