Sono 832 Comuni (su 8.092 del totale) che hanno deliberato quale aliquota applicheranno sulla Tasi, ma di questi solo 514 i Comuni hanno pubblicato sul sito del ministero dell'economia la loro delibera. Lo rende noto il Servizio delle Politiche Territoriali della Uil. Eccezion fatta per Aosta, dove per le case non di lusso l'aliquota è stata fissata al livello base dell'1 per mille, e Pordenone con l'1,25 per mille, tutte le altre Città hanno aumentato le aliquote.
Piacenza fa parte delle undici città (rientrano anche Ancona, Bologna, Cagliari, Cremona, Ferrara, Genova, La Spezia, Reggio Emilia, Torino, Vicenza), che sulle aliquote della prima casa, hanno adottato l'addizionale dello 0,8 per mille arrivando al 3,3 per mille. Secondo quanto calcolato, questa aliquota porterà la Tasi ad un costo medio di 196 euro, ossia 33 in meno dell’Imu, che in media era costato ai piacentini 229 euro.
Soltanto Milano e Roma hanno deciso di ricorrere all'addizionale suppletiva della Tasi sulle seconde case, arrivando in questo caso all'11,4 per mille.