Bastione Campagna restituito alla città: lavori per quasi 1 milione di euro

E' stato restituito ufficialmente alla città, con la cerimonia istituzionale di questa mattina, sabato 17 maggio, il bastione Campagna di via Tramello che, come il tratto delle mura farnesiane da porta Soccorso a porta Borghetto, è stato sottoposto a una significativa opera di restauro.  A presentare l’intervento, finanziato dalla Società Arcus per un importo pari ad euro 750mila euro, erano presenti il sindaco Paolo Dosi, il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Roberto Reggi e il senatore Alberto Spigaroli, presidente dell’Ente Farnese e delle mura farnesiane. Al finanziamento di Arcus si aggiungono i 187mila e 500 euro stanziati dall’Amministrazione comunale, che al proprio Servizio Infrastrutture ha affidato la progettazione e la direzione dei lavori, eseguiti dalla ditta Cesac di Genova con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Parma e Piacenza.

Radio Sound

L’intervento di restauro, iniziato nell’ottobre 2011 per concludersi in questi giorni, è stato condotto dall’architetto Corrado Salemi e ha comportato il consolidamento e l’integrazione del paramento murario nel tratto delle antiche mura tra porta Soccorso e porta Borghetto, sia sul lato prospiciente il vallo, sia sul lato che si affaccia su via Maculani e via Tramello, nonché la realizzazione di una copertina protettiva in sommità del muro, la pulizia del piede del muro e del paramento. Nella porzione di proprietà comunale di porta Borghetto si è provveduto al rifacimento completo del tetto, al risanamento e al restauro degli ambienti interni, mentre su bastione Campagna è stata effettuata un’opera di consolidamento e integrazione del paramento murario verso il vallo (ad esclusione di due lati), la pulizia del piede del muro e del paramento, oltre alla realizzazione del parco pubblico attrezzato sulla sommità, per un’area di circa 2 mila metri quadri, con accesso da via Tramello.

“In un’epoca di crisi economica un investimento così importante per un restauro può apparire superfluo, ma non è così – spiega il sindaco Paolo Dosi – perché restituiamo un pezzo importante di città ai piacentini, sia dal punto di vista funzionale che culturale. Senza contare che opere come questa significano lavoro per aziende”.

Il sottosegretario Roberto Reggi si definisce soddisfatto, ma invita l’amministrazione a prodigarsi per completare il restauro di tutte le mura: “Esiste l’opportunità di acquisire tutta la cinta muraria che oggi è proprietà del Demanio, per poi recuperare tutte le mura. In una visione di lungo periodo è senza dubbio un investimento da mettere in conto”.

“Il Bastione che inauguriamo oggi – spiega il senatore Alberto Spigaroli – era in condizioni davvero critiche: tra la vegetazione spontanea, le ruberie di materiali e lo stato di abbandono la situazione era vergognosa. Inammissibile per una città come Piacenza, l’unica in Regione insieme a Ferrara, ad avere ancora visibili e integre le mura di cinta”.