Furto ieri sera, mercoledì 14 maggio, in Duomo. Ignoti si sono introdotti nella Cattedrale intorno alle 18,30, mentre il parroco don Serafino Coppellotti stava celebrando messa. La funzione si stava svolgendo nella cripta e i ladri ne hanno approfittato per introdursi in sacrestia e sottrarre tre preziosi calici in oro e argento. Don Cappellotti si è accorto del colpo solo una volta terminata la messa: il sacerdote si è recato proprio in sacrestia e ha notato l’assenza dei tre preziosi oggetti. Sul fatto indaga la polizia, ma le indagini non saranno facili dal momento che nessuno si è accorto dei movimenti sospetti dei malviventi. Il colpo, come detto, sarebbe stato messo a segno intorno alle 18,30 ed è lecito sospettare che chi ha compiuto il gesto avesse ben presente l’obiettivo su cui concentrare le proprie attenzioni: “Devono aver agito in pochissimo tempo, nel giro di un quarto d’ora” spiega don Coppellotti che si dice sorpreso e dispiaciuto per ciò che è accaduto: “Non saprei indicare il valore preciso dei tre calici – continua – di sicuro però si tratta di calici preziosi essendo tutti in argento e oro. Senza contare poi il valore affettivo: uno di questi oggetti era stato donato da don Anselmo Galvani, un altro da don Domenico Ponzini”.
Il Duomo di Piacenza torna ad essere dunque teatro di un grave atto sacrilego dopo il clamoroso furto avvenuto il 12 aprile 2013 ai danni della salma del Beato Scalabrini: anche in quell’occasione furono sottratte preziose reliquie.