Saranno circa un migliaio nel Piacentino – e un milione in tutta Italia – gli aderenti allo sciopero nazionale del Turismo, indetto per domani, venerdì 16 maggio, dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, che lavorano in bar, ristoranti, autogrill, trattorie, agenzie di viaggio, fast food e alberghi. E domani, davanti all’Autogrill Arda a Fiorenzuola, verrà allestito anche un presidio fisso, dalle 11.30 del mattino alle 15 del pomeriggio, con la distribuzione di volantini informativi.
Volantini che vogliono sottolineare come nel Turismo il contratto sia scaduto dal 30 aprile 2013 e, invece di essere rinnovato, le aziende ne hanno chiesto il recesso. Le conseguenze sono state illustrate in mattinata, alla Camera del Lavoro, dai segretari Fiorenzo Molinari della filcams Cgil, Michele Vaghini della Fisascat e Vincenzo Guerriero della Uiltucs.
I motivi, hanno fatto sapere i sindacati, sono legati al rinnovo del contratto ma non solo: “Le richiese delle aziende sono improntate all’abolizione di istituti quali gli scatti di anzianità e la quattordicesima mensilità. Di qui la decisione dello sciopero perché le organizzazioni datoriali intendono scaricare i costi della crisi economica sui lavoratori” hanno detto i segretari confederali della categoria.
Inoltre, secondo i sindacati, il recesso significherebbe “disperdere il patrimonio di contrattazione conquistato fino ad ora. Non possiamo permettere che ogni azienda, in un prossimo futuro, possa applicare ognuna un proprio contratto. E' una decisione pericolosa”. Inoltre, per dare alla manifestazione un respiro internazionale, hanno fatto presente che "in questi giorni negli Stati Uniti i dipendenti dei fast food stanno scioperando proprio per chiedere la libera iscrizione al sindacato. Un aspetto normale da noi, che invece si vuole abolire”.
E’ stato comunque sottolineato che domani lo sciopero non riguarderà la ristorazione collettiva, come mense scolastiche e ospedaliere, perché “con loro prosegue il dialogo verso il rinnovo del contratto nazionale”.