Compare anche il nome del sindaco di Caorso Fabio Callori nelle pieghe della nuova maxi inchiesta sugli appalti per Expo 2015 e non solo che vede coinvolta anche Sogin. Negli stralci delle intercettazioni telefoniche pubblicati da lastampa.it, il nome di Callori compare mentre dialoga con alcuni dei principali indagati di quella che viene definita una “cricca” che, stando alla tesi accusatoria, avrebbe puntato agli appalti del nucleare. Tra questi il trio Frigerio, aggreganti e Grillo, tutti indagati. Da quel che si legge, Callori (ex Pdl ora tornato a forza Italia e appena nominato vicepresidente regionale del partito), nell’ambito di un appalto Sogin per lo smaltimento delle scorie di Arturo (la centrale), avrebbe preso accordi cercare di intralciare il nuovo management della Sogin, azienda di proprietà del ministro del Tesoro. Callori ha però smentito tutto spiegando “di aver avuto solo rapporti superficiali con le persone indicate nell’articolo”. E poiché nello stesso articolo, in un’intercettazione sembra quasi che Callori chieda in cambio “un qualche ruolo, una commissione, una consulta…”, lui tronca tutto: “Mai stato nominato coordinatore del Pdl come si sostiene, nè ho mai ricevuto favori o benefici. Il mio operato è sempre stato trasparente”.