La moglie partorisce un figlio, il marito lo riconosce e lo registra come suo all’anagrafe ma in realtà il vero padre era l’amante della donna. Che a un certo punto lo rivendica. Morale: il marito tradito, oltre alle corna, si trova pure indagato per aver alterato lo stato civile del neonato. La tesi dell’accusa è che in realtà sapesse che il figlio non era suo, che sapesse della relazione extraconiugale di sua moglie e che l’abbia fatto apposta.
Una tesi che però non è stata sufficientemente provata in Tribunale tant’è che lo stesso pm ha chiesto l’assoluzione dell’imputato e la richiesta è stata accolta dal giudice Elena Stoppini. L’uomo poteva legittimamente ritenere che il figlio partorito dalla moglie fosse il suo.
Assolto, dunque, nonostante la moglie insistesse sul contrario: da tempo, diceva, non avevamo rapporti sessuali, e di conseguenza l'uomo sapeva benissimo che il figlio non poteva essere il suo. Ma tant’è. Caso chiuso, dunque, ma solo in tribunale. Ora questa famiglia decisamente anomala verrà seguita con attenzione dai servizi sociali.