Profughi, sono 103: si è allontanata famiglia siriana con tre figli piccoli

 Non tutti gli stranieri che sbarcano sulle nostre coste lo fanno per rimanere. Lo testimonia la storia dei quattro siriani, due adulti e tre bambini, che sono stati ospitati a Piacenza. Si tratta di un uomo di 43 anni, una donna di 32 anni e i suoi tre figli di 12, 10 e 6 anni. Dopo essere arrivati in città il 29 aprile scorso, in questi giorni si sono allontanati dalla struttura che li aveva in carico per dirigersi, presumibilmente, verso i paesi del nord Europa. 
Il nucleo familiare, composto da un amico di famiglia, la madre e i piccoli, non è comunque scappata, visto che giuridicamente, in quanto profughi, non sono tenuti a rimanere ma è semmai un onere in quanto richiedenti protezione internazionale. E, in caso non si facciano rintracciare, perdono il diritto della prosecuzione delle pratiche. 
Non è comunque un caso strano, in particolare per i cittadini siriani, visto che questi allontanamenti si registrano in tutta Italia. Una volta sbarcati tendono a dirigersi verso paesi del nord (Germania, Svezia, Danimarca) dove sono radicate da tempo comunità siro-libanesi. 
Anche il loro profilo culturale è ben diverso dagli altri profughi che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi. I siriani sbarcati, per la maggior parte, nel loro paese avevano professionalità altamente qualificate (ingegneri o avvocati), erano muniti di tablet e computer e sono arrivati in interi nuclei familiari, dal nonno ai nipoti più piccoli, a testimonianza del dramma che sta vivendo il loro paese in guerra. Ad oggi, in Libano, pare che siano centinaia di migliaia, qualcuno parla addirittura di 2 milioni, i siriani in attesa di imbarcarsi per raggiungere l’Italia e poi cercare fortuna altrove. 

Radio Sound

 Ad oggi, comunque, sono in tutto 103 i profughi ospitati nel Piacentino. La maggior parte in un hotel cittadino, altri 12 dai frati francescani in via Campagna, 2 donne dalle suore scalabriniane sempre a Piacenza, mentre 7 sono ospitati nel comune di Calendasco, 10 in un agriturismo di Coli e 4 nella parrocchia di San Fiorenzo a Fiorenzuola. La loro situazione, che per ora non desta preoccupazione, lo farà a breve, visto che a giugno scade il termine previsto dal governo per l'accoglienza dei migranti. Al riguardo, il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, aveva usato parole di sconforto verso il sistema di accoglienza: “E’ basato sull'improvvisazione, va bene solo come tamponamento dell'emergenza. Siamo preoccupati per quello che accadrà a giugno”.