Torna a far discutere la questione della piscina comunale olimpionica di Piacenza, la cui prima pietra era stata posata ufficialmente nella primavera di due anni fa con appalto vinto da una cordata di imprese, tra cui la piacentina Indacoo. Ora il progetto pare definitivamente tramontato dopo la richiesta di adeguamento (al rialzo) dei costi da parte dei costruttori e il rifiuto del Comune. Rinuncia all'appalto e prima pietra che probabilmente rimarrà l'unica di un progetto a questo punto abortito. Di seguito riportiamo l'intervento di Filiberto Putzu, consigliere comunale di Forza Italia.
"I piacentini dovranno attendere l'estate del 2012 per fare il bagno nella
nuova piscina olimpionica che sarà realizzata alla Madonnina." Cosí riportava
la stampa locale il 4 agosto 2010.
La struttura doveva comprendere una vasca olimpica coperta per nuoto e
pallanuoto (50×25 metri), una vasca di dimensioni ridotte (25×10 metri)
destinata ai corsi e al fitness, una piscina esterna di almeno 400 metri
quadrati. Inoltre erano previsti 6 spogliatoi, tribune da 500 posti, bar,
amministrazione, servizi igienici e altri vari locali.
Il tutto per un investimento totale di 9,2 milioni di euro a carico del
privato, a cui l'amministrazione avrebbe dovuto partecipare con un contributo
di 8 milioni di euro, suddiviso in 14 mensilità da 500mila euro ciascuna a
partire dal 2014.
E invece?
L'assessore Cisini annuncia il "ridimensionamento" del progetto: si farà una
vasca da 33 metri…
Alla base della "nuova scelta" la non accettazione del riequilibrio
finanziario richiesto al Comune dalla cordata che si era aggiudicata l'appalto,
riequilibrio richiesto in base alle mutate condizioni economiche (l'appalto era
del 2011…).
Cosa dire?
Dopo il "naufragio" del faraonico progetto del nuovo palazzo uffici comunali,
arriva ora "l'annegamento" della nuova piscina olimpionica.
La giustificazione ripetitiva e ormai monotona è che "non ci sono i
soldi…".
Chissá mai dove andranno a finire i soldi dei piacentini che con le loro tasse
consentono il corposo bilancio comunale…
In ogni caso giova forse una considerazione.
Una piscina olimpionica non "accontenta" solo i frequentatori ed i nuotatori.
Consente al Comune di organizzare meeting ed eventi a carattere nazionale,
considerato che di piscine olimpioniche in posizione logistica strategica non
ce ne sono poi tante in Italia.
Intercettare atleti e nuotatori (e le loro famiglie) significa incamerare
maggiori introiti sia per il Comune che per il territorio.
I conseguenti benefici saranno poi per tutti, poichè le risorse ottenute
possono essere poi utilizzate per il sociale, il verde, gli asili, i servizi.
Anche in questo caso l'amministrazione conferma quello che ormai
contraddistingue il proprio operato, e cioè il piccolo cabotaggio.
Dopo il rimpasto di Giunta il Sindaco aveva annunciato il cambio di marcia
nell’azione amministrativa …..
In effetti sembra proprio così…. dalla prima alla retromarcia….
Povera Piacenza..